Sisma 90, Nicita (Pd) attacca FdI: “Basso livello politico, non si può negare il lavoro da noi svolto”
“Dispiace il livello politico a cui si scende. E mi sbalordisce l’assenza di serietà. Sono costretto dalle circostanze, mio malgrado, a rivelare che dopo l’annuncio mio e dell’On. Scerra dello scorso 13 novembre sullo sblocco, per settimane i colleghi di FdI hanno chiesto a me in Senato informazioni”. A dirlo è il senatore Antonio Nicita del Partito Democratico. Il riferimento è a un comunicato del gruppo FdI del Comune di Siracusa sullo sblocco dei rimborsi Sisma ’90 nel quale si legge che “il Partito Democratico con il suo gruppo consiliare tenti ora di appropriarsi di meriti che non gli appartengono, adottando un atteggiamento strumentale e poco rispettoso nei confronti dei cittadini siracusani e delle loro legittime attese”.
“Il 10 dicembre, ho spiegato io stesso, da esponente delle opposizioni, ai colleghi di FdI, e prima che ne avessero finalmente conferma dal sottosegretario dopo tre settimane dall’annuncio mio e di Scerra, quali fossero i capitoli di bilancio e la procedura che si stava seguendo e che dovevano guardare non alla nuova ma alla vecchia legge di bilancio. – sottolinea Nicita – Notizie, in mio possesso e di Scerra, in quanto costantemente in contatto con il MEF e l’ Agenzia delle entrate, con documentazione e carteggio. Per spirito di collaborazione ho informato i colleghi di FdI il 10 dicembre di tutte le informazioni, le decisioni e le procedure in essere. Gli stessi mi hanno risposto che attendevano di ricevere informazioni dal MEF”.
“E’ evidente che ogni azione di parlamentari della minoranza può avere successo solo se il Governo e la maggioranza la seguono. – dice Nicita – È un fatto di logica ancor prima che di politica. Io agisco sempre in questo senso cercando consenso bipartisan in aula. Ma non si può arrivare al paradosso che siccome un emendamento della minoranza è votato anche dalla maggioranza è merito unico e solo della maggioranza. – puntualizza il senatore del Pd – Sarebbe paradossale attribuire esclusivamente al Governo e alla maggioranza gli esiti positivi del lavoro dei parlamentari dell’opposizione. Perché significherebbe che l’opposizione lavorerebbe per lì successo del Governo: non funziona così il Parlamento. A noi non interessa avere meriti, – continua – non facciamo politica in questo modo. Non sempre si riconoscono i meriti, ma essere addirittura accusati di appropriarsi di meriti non propri, questo no. Se si distrugge uno spirito di collaborazione territoriale, negando il lavoro che si svolge, o se si pensa che tutto ciò che avvenga sotto il governo Meloni, anche se di iniziativa dell’opposizione, sia merito esclusivo del Governo (e per proprietà transitiva, dei parlamentari di maggioranza), allora ogni sforzo di rilancio comune e bipartisan del territorio va a farsi benedire. La politica diventa solo spot, annunci, inganno. Una politica rassegnata a questi livelli non ha grandi ambizioni. E si vede”, conclude