Rimosso il direttore amministrativo dell'Asp, Iacolino: "io pugnalato alle spalle". Il Pd chiede spiegazioni
Mentre si cerca di potenziare la campagna vaccinale e la sanità locale è impegnata a contrastare il covid e le sue varianti, arriva la notizia della “defenestrazione” del direttore amministrativo dell’Asp di Siracusa, Salvatore Iacolino. Dopo qualche giorno di silenzio e riflessione, mentre la notizia iniziava a circolare negli ambiti politici siracusani, rompe il silenzio il diretto interessato. E lo fa con un lungo post sui social.
“Qualche giorno fa si è interrotta improvvisamente, con un provvedimento di Salvatore Lucio Ficarra (dg Asp di Siracusa, ndr) la mia esperienza professionale, durata 16 mesi, di direttore amministrativo aziendale a Siracusa. Nelle sedi competenti si valuterà il provvedimento ed i comportamenti che lo hanno preceduto”, dice subito annunciando quindi il ricorso alle vie legali. “Non è semplice difendersi quando ti pugnalano alle spalle”, scrive tra l’altro l’ex direttore amministrativo, quasi adombrando manovre o complotti ai suoi danni. “La partita, però, è appena iniziata. Ed io posso guardare in faccia chiunque”.
Salvatore Iacolino passa poi a tracciare un bilancio della sua permanenza a Siracusa, senza fare sconti – tra le righe – al manager della sanità provinciale. “La pandemia ha caratterizzato questa esperienza, in una provincia meravigliosa, che rimane intensa e ricca di soddisfazioni. Un avvio in salita per un caso Siracusa che Report, plasticamente, consegnò nella primavera 2020 all’Italia intera. Costretto a rimboccarmi le maniche per sopperire alle continue tensioni ed alle carenze registrate dai cittadini, dalla politica e dai sindacati e scolpite nella intervista di Report a Ficarra, ho messo responsabilmente le mie energie, con la collaborazione leale di tanti professionisti dell’Azienda, al servizio della comunità siracusana”, dice senza fare sconti, tra le righe, al dg della sanità siracusana. “Spero di essere riuscito a lasciare un segno nella organizzazione aziendale e nelle relazioni sindacali. I messaggi e le telefonate di solidarietà ricevute dai dirigenti, dagli operatori sanitari, dai sindacati e dai collaboratori della provincia di Siracusa mi hanno lusingato”.
Anche il Pd di Siracusa è intervenuto nella vicenda, con Marika Cirone Di Marco. “La notizia (della risoluzione del rapporto con Iacolono, ndr) ha provocato sconcerto nell’opinione pubblica siracusana, tanto più in un momento nel quale sulla sanità sono appuntati molti sguardi e riposte molte aspettative. La scelta di rescindere anzitempo il contratto rinnovato solo qualche mese fa si inserisce nella fattispecie di provvedimenti assai rari cui è nella facoltà di ricorrere in presenza di fatti gravi e solida documentazione. Doveroso per gli utenti, ma anche per il personale sanitario, porsi delle domande e ambire a spiegazioni. Ancora una volta – punta la Di Marco – si impone per il DG Ficarra il dovere di illustrare pubblicamente le motivazioni all’origine della sua determinazione, lo deve in presenza di atti amministrativi di questa portata per evitare che crescano illazioni e strumentalizzazioni e sull’Asp e sul suo funzionamento si ammassino nuove ombre e sospetti”.