Riqualificazione di viale Tisia: un ‘no’ agli alberi ad alto fusto, un ‘si’ al secondo posteggio

 Riqualificazione di viale Tisia: un ‘no’ agli alberi ad alto fusto, un ‘si’ al secondo posteggio

Mentre prendono forma i nuovi e larghi marciapiedi di quello che sarà il riqualificato viale Tisia, si dibatte su due aspetti del progetto: gli alberi da mettere a dimora e gli spazi per la sosta delle auto. Nell’arteria commerciale dovrebbero essere piantumati arbusti ad alto fusto, capaci di garantire ombra e limitare i problemi legati alle alte temperature estive e alla continua esposizione al sole. Nella prima redazione del progetto, su viale Tisia erano stati previsti 59 alberi di arancio amaro (in totale 130 considerando anche via Pitia, via Damone, il ronco a via Damone e il nuovo parcheggio). Ci si è però posti il problema di come fornire una migliore risposta anche “climatica”. E’ nata così l’ipotesi di variante che prevede la messa a dimora di jacaranda rosa o platani. L’impiego di platani, ad esempio, farebbe scendere a 107 il totale degli alberi messi a dimora con la riqualificazione. Di questi, 46 solo su viale Tisia e posizionati – assicurano i progettisti – in modo da impedire l’interferenza delle chiome con gli edifici e garantire, al contempo, il loro corretto e completo sviluppo. Laddove la dimensione dei marciapiedi non garantisce il distanziamento dagli edifici, “le alberature verranno inserite tra gli stalli sulla carreggiata”. Nessun posto auto – spiegano – verrà però perduto: “la redistribuzione degli spazi e delle alberature ogni 15/20 metri permette il mantenimento dell’esatto numero originario degli stalli, senza limitare la disponibilità di posti auto prevista da progetto”.
Ma questi aspetti non convincono del tutto residenti e commercianti. Questi ultimi, in particolare, riuniti nel Cenaco Acradina-Grottasanta, hanno manifestato ai tecnici le loro perplessità: irrigazione, manutenzione ma anche sicurezza. Chi vi provvederà in maniera regolare e costante? Sul tema della sicurezza, in particolare, c’è la preoccupazione che l’alto fusto possa rivelarsi a rischio caduta per una semplice constatazione. Ad esprimerla è l’architetto Pippo Di Guardo, consulente del Cenaco: “ci sentiamo di escludere già a priori alberi ad alto fusto perché, purtroppo, abbiamo un sottosuolo roccioso. Pertanto è impensabile un impianto radicale che sia molto più impegnativo rispetto allo sviluppo in altezza dell’albero che si va a scegliere”, spiega. Sul punto, però, non vi è intesa totale. C’è chi spinge per gli alberi da ombra ad alto fusto e chi rallenta. Superate, invece, le obiezioni sulla realizzazione dello spartitraffico centrale, intermezzato da rotatorie per garantire attraversamenti e cambio del senso di marcia a beneficio, soprattutto, di chi vive nei condomini della zona.
Per quel che riguarda i parcheggi, a breve attese novità per il completamento dell’area di sosta da realizzare accanto alla palestra Acradina, oggi deposito dei mezzi di cantiere. Ma il Cenanco ha già raggiunto una intesa con il liceo Quintiliano di viale Tisia per poter utilizzare per la sosta anche il parcheggio di pertinenza della scuola. L’accordo dovrà ora essere ratificato dal Libero Consorzio di Siracusa competente su quelle aree. Diverrebbe un secondo parcheggio su viale Tisia, capace di circa 50 posti auto ma con delle limitazioni orarie dovute all’attività della scuola. Così, ad esempio, nel periodo scolastico, il parcheggio sarebbe disponibile tutti i giorni dalle 18 alle 20, mentre il sabato per l’intera giornata. Nel periodo estivo, dal 10 di luglio sino al 31 agosto, il parcheggio sarebbe aperto tutti i giorni, mattina e pomeriggio.
“Un grosso risultato, un sogno inseguito da tempo, quello del parcheggio nel cortile del Quintiliano”, ha commentato il presidente del Cenaco, Franco Veneziano. “Un polmone verde per 50 posti auto, completamente gratuito e custodito. Un progetto che presto farà il paio con la realizzazione dell’oasi di verde, arredo urbano, zona relax con panchine ed area gioco per i bambini”. A metà luglio l’incontro con i tecnici dell’ex Provincia per la sottoscrizione del protocollo d’intesa.

 

Potrebbe interessarti