Riqualificazione urbana, tocca allo Sbarcadero. Lavori in tre fasi, dureranno 12 mesi

 Riqualificazione urbana, tocca allo Sbarcadero. Lavori in tre fasi, dureranno 12 mesi

L’ultimo dei grandi cantieri di riqualificazione urbana di Siracusa è pronto a partire. All’appello mancava solo lo Sbarcadero Santa Lucia, dopo i lavori conclusi in piazza Euripide, largo Gilippo, via Tisia-Pitia e via Agatocle. Dopo varie traversie, incluso anche il rischio corso di perdere tutto, e grazie ad un complesso gioco di equilibri in fase di riprogettazione ecco che arriva l’ora del cantiere.
Questa è la settimana della consegna dell’area di cantiere, fondamentalmente un passaggio tecnico che permette alla ditta che si è aggiudicata i lavori – la Tixe srl esecutrice per conto del Consorzio Stabile Da Vinci – di entrare in “possesso” delle aree su cui intervenire. Ma la città inizierà a rendersi conto dell’esistenza del cantiere con tanto di recinzioni – e quindi di lavori in corso – solo a partire dalla prossima settimana e, ancora più, subito dopo Ognissanti.
I tempi sono serrati: lo Sbarcadero Santa Lucia dovrà essere riqualificato entro il 20 ottobre del 2025. Individuate tre distinte fasi di intervento, ognuna impegnerà mezzi e operai per quattro mesi. La prima riguarda l’area che dall’ingresso del porto piccolo si allunga a destra verso la Lega Navale. La fase due interessa invece il tratto opposto, verso la diga foranea. Ultima area da riqualificare, quella oggi asfaltata tra le attività esistenti (ristoranti e hotel) e gli approdi.

Se da una parte affascinano le immagini che illustrano con dei render grafici come apparirà l’area una volta riqualificata, dall’altra fa tremare i polsi l’idea di un simile cantiere che finirà per sottrarre da subito posti auto oggi molto utili e persino vitale sull’asse Ortigia-Borgata. Posti auto che spariranno quasi del tutto una volta completata la riqualificazione.
Nel progetto firmato dall’architetto Ivan Minioto, approvato ad ottobre 2023 in conferenza dei servizi, lo Sbarcadero punta a diventare una seconda “Marina”. Gli spazi verranno ridisegnati con la creazione di una grande piazza sul mare, alberi e panchine laddove oggi ci si limita a posteggiare auto e caravan. Poi un’area per futuri chioschi nei pressi del molo e, dalla parte opposta, un lungo marciapiede alberato per una passeggiata fronte mare, dove oggi un muretto cinge lo sguardo. Nuove anche la pavimentazione (pietra bianca) e il sistema di illuminazione (led).
Da viale Regina Margherita si accederà al nuovo “waterfront”, costituito da spazi a vocazione principalmente pedonale e con una corsia carrabile a traffico limitato, con parcheggi laterali. Per finanziare ai lavori si attinge a Fondi Pac Infrastrutture e Reti 2014-2020. Per le alberature, la scelta è ricaduta su essenze tipo Lagunaria patersonii o simili (Jaracanda mimosifolia o Metrosideros excelsa) per ragioni di compatibilità ambientale ed effetto decorativo.

 

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