Ritorno a scuola in provincia di Siracusa, sindacati perplessi: "è la cosa più sicura?"
“La fretta di un rientro subito dopo le festività è la cosa più sicura? Non scordiamoci come ci siamo lasciati il 22 dicembre in qualche istituto comprensivo della città…”. I sindacati non nascondono le loro perplessità sulla prevista riapertura delle scuole, incluse le superiori, al termine del periodo festivo. I segretari provinciali di Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola Rua, Gilda Unams “apprezzano il lavoro svolto dal gruppo di lavoro ristretto” guidato dalla Prefettura di Siracusa, ma esprimo “forti dubbi, in questo particolare momento, sulla ripresa delle lezioni in presenza e sulla incolumità fisica di tutti i docenti, degli operatori della scuola, degli studenti e delle loro famiglie”.
E i dubbi principali sono fondamentalmente due. Il primo, il poco tempo a disposizione per organizzare al meglio la ripartenza, “visto che dovranno essere gli organi collegiali, in apposite sedute non ancora calendarizzate, a normare e selezionare gli allievi che dovranno frequentare in presenza e non sottovalutiamo che le attività sono sospese fino al sette gennaio come da calendario scolastico regionale”.
E poi ci sono le paure di nuovi contagi e potenziali focolai. “Siamo sicuri che dopo i giorni di sospensione delle attività didattiche in presenza, non si generi una nuova ondata di contagi derivante da qualche infelice momento conviviale, date anche le festività natalizie? Guardiamo con attenzione a quello che molti scienziati prevedono dopo il 15 gennaio, si resta perplessi anche davanti al presagio di una terza ondata ancor più aggressiva delle prime due”.
I sindacati sono favorevoli, in generale, al rientro degli studenti a scuola ma solo a fronte di precise garanzie per la tutela della salute di tutti. “Il rientro a scuola degli studenti delle superiori nella provincia di Siracusa, potrebbe segnare un’esperienza negativa nel cammino di crescita degli Istituti del nostro territorio ed ognuno si assumerà le proprie responsabilità per le scelte adottate adesso e per quello che non è stato fatto prima”, la chiosa dei segretari provinciali Paolo Italia (FLC CGIL), Giovanni Migliore (Cisl Scuola), Mario Rubino (Uil Scuola), Maria Cassonello (Gilda).
Gli studenti delle scuole superiori, dopo mesi di didattica a distanza, torneranno in classe in provincia di Siracusa dal 7 al 15 gennaio nella percentuale del 50%. Successivamente, si partirà con quanto previsto dal documento operativo condiviso dal tavolo di coordinamento, presieduto dal prefetto Giusi Scaduto. Prevede che, “ferma restando l’unicità della fascia oraria in ingresso e in uscita, sarà garantita la didattica in presenza del 75% della popolazione studentesca attraverso il potenziamento, per sei giorni alla settimana, di 20 mezzi aggiuntivi per le tratte individuate (il documento è consultabile sulla home page del sito istituzionale della Prefettura)”.