Rivisto e “salvato” il progetto per il nuovo Sbarcadero Santa Lucia: ecco i dettagli

 Rivisto e “salvato” il progetto per il nuovo Sbarcadero Santa Lucia: ecco i dettagli

Nel masterplan dei progetti di riqualificazione avviati a Siracusa negli ultimi anni, manca all’appello il cantiere per il nuovo Sbarcadero Santa Lucia. I lavori erano stati inizialmente finanziati con il bando periferie, poi però emerse una “svista” nei conti a pochi mesi dall’avvio delle procedure di gara: un problema dovuto all’errato riferimento al prezziario regionale non aggiornato, con il risultato che i conti non tornavano più. I 2,5 milioni di euro concessi dal Ministero rischiavano, insomma, di tornare indietro.
Con gran lavoro dei tecnici comunali di riferimento, durante la prima parte dell’anno si è lavorato per mettere in salvo lo stanziamento. Nelle interlocuzioni con il Ministero è stata assicurata una rimodulazione del progetto esecutivo approvato, senza stravolgimenti ma con interventi razionalizzati per rientrare nella spesa. Operazione resa particolarmente complessa anche dall’aumento del costo delle materie prime che è schizzato del 70%.
Risolti gli aspetti burocratici (quasi del tutto), adesso si avvicina la fase di cantiere. Verosimilmente con un appalto in due lotti, con ulteriori risparmio. I lavori dovrebbero iniziare nei primi mesi del 2024 e nel progetto firmato dall’architetto Ivan Minioto lo Sbarcadero punta a diventare una seconda “Marina”.
Gli spazi attuali verranno ridisegnati con la creazione di una grande piazza sul mare, alberi e panchine laddove oggi ci si limita a posteggiare auto e caravan. Un’area per futuri chioschi nei pressi del molo e, dalla parte opposta, un lungo marciapiede alberato per una passeggiata fronte mare, dove oggi un muretto cinge lo sguardo. La fruizione del nuovo Sbarcadero è pensata principalmente pedonale. Nuove anche la pavimentazione (pietra bianca) e il sistema di illuminazione (led). Nel progetto inserita anche la creazione di edificio di servizio sulla diga foranea, con una scalea che guida su di una sorta di piazza sul mare rialzata. Una realizzazione che però cozza con le prescrizioni della Soprintendenza e, pertanto, dopo l’ultima conferenza dei servizi, è stata disposta la modifica di quella parte progettuale.
Per poter procedere con il lavori, sono state stralciate dal progetto le aree non immediatamente disponibili. Mantenuto il collegamento pedonale con Riviera Dionisio il Grande mediante una piazza con scalinata e rampa per il superamento delle barriere architettoniche “e la realizzazione di passerelle in legno, una con solarium lungo l’attuale molo di sottoflutto e l’altra che si sviluppa parallelamente all’asse viario, come previsione di completamento in una fase successiva da definire”, come spiega la relazione che accompagna la revisione del progetto esecutivo originario.

Da viale Regina Margherita si accederà al nuovo “waterfront”, costituito da spazi a vocazione principalmente pedonale con una corsia carrabile a traffico limitato, con parcheggi laterali.
Per finanziare ai lavori si attinge a Fondi Pac Infrastrutture e Reti 2014-2020.
Per le alberature, al posto delle palme la scelta è ora ricaduta su essenze tipo Lagunaria patersonii o
simili (Jaracanda mimosifolia o Metrosideros excelsa) “per ragioni di compatibilità ambientale ed effetto decorativo”.

 

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