Rosolini-Ispica, ma quando apre il nuovo tratto? Ritardi del Cas, interrogazione di Ficara
Continua l’attesa dell’apertura al traffico del tratto Rosolini-Ispica della Siracusa-Gela, già completato. Mancherebbero ancora alcuni incartamenti burocratici prima che il Consorzio Autostrade Siciliane possa dare il via libera. Meno di dieci chilometri e attesa quasi estenuante, tra un annuncio e l’altro anche dell’assessorato regionale delle Infrastrutture. “Annunci e rinvii sono ormai consuetudine. Hanno intenzione di aprirla o no? E poi si celebrerà come se si fosse completata una autostrada vera? No, perchè si parla di meno di 10 chilometri, una inezia divenuta odissea infinita come è purtroppo prassi con il Cas e con la Regione”, commenta il vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera, il parlamentare siracusano Paolo Ficara (M5s). Ne ha parlato a più riprese con l’assessore Falcone (le competenze sul tratto sono regionali, ndr). “E sono sicuro che anche lui sia molto infastidito da questi continui rinvii”, aggiunge per poi ricordare come si attenda ancora “l’avvio dei lavori per il rifacimento del manto autostradale tra Noto e Rosolini, degno di una vera trazzera. Un iter di gara lunghissimo: gara bandita a inizio 2020, aggiudicazione definitiva poche settimane fa ma di lavori non si vede traccia”, chiosa non senza polemica Ficara.
Nei giorni scorsi ha depositato una nuova interrogazione parlamentare sui ritardi e le inadempienze del Cas. “Non si può cincischiare sul tema della sicurezza. Se non dovesse essere garantita, si deve aggiornare la stessa concessione arrivando alla revoca nel caso di gravi inadempienze”, sintetizza il parlamentare siracusano.
“A carico del Consorzio per le Autostrade Siciliane sono stati riscontrati negli ultimi anni numerosi inadempimenti. E solo in parte sono stati sanati, mentre lo stesso Consorzio da tempo si ritrova sottoposto a indagini penali e contabili, a causa di presunti sprechi di denaro pubblico e per la mancanza di adeguati sistemi di sicurezza e di manutenzione nei tratti autostradali che gestisce. Serve una operazione di chiarezza una volta per tutte”, insiste Paolo Ficara, in una posizione sostenuta dallo stesso sottosegretario Cancelleri.
“Lo scorso marzo sono stati posti sotto sequestro ventidue cavalcavia lungo la A20. A maggio, il settimanale L’Espresso ha pubblicato anticipazioni della relazione finale del Ministero circa gravi criticità strutturali di intere porzioni dell’autostrada Palermo-Messina. Si apprende, inoltre, che il primo aprile il Cas, nel rispondere al Ministero, inviava i pareri di tre docenti universitari che, pur ribadendo la necessità di analisi più approfondite, avrebbero sostenuto l’assenza di rischi di cedimento”. Per Paolo Ficara “è un balletto di posizioni non tollerabile. Chiedo ancora una volta al Ministero di voler intervenire. Confido, prima o poi, in una risposta da parte del ministro. Una risposta attesa da tutti i siciliani”.