Rosolini. Un Rolex come "ricompensa" per una testimonianza: arrestati dipendente comunale e gioielliere

 Rosolini. Un Rolex come "ricompensa" per una testimonianza: arrestati dipendente comunale e gioielliere

Eseguiti a Rosolini 2 provvedimenti cautelari emessi dal Gip di Siracusa. Destinatari della misura sono un dipendente comunale, Raimondo Gennaro (classe 1964) e un gioielliere, Salvatore Rizza (classe 1959). Il primo è stato condotto in carcere, il secondo ai domiciliari. L’accusa è di estorsione e tentata violenza privata, commessi tra settembre e ottobre 2016, in danno di un imprenditore del luogo.
I Carabinieri di Rosolini, in sinergia con il sostituto procuratore Margherita Brianese, hanno avviato una articolata attività info-investigativa che ha permesso di raccogliere indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati.
Tutto comincia nel settembre 2016 quando un imprenditore si è rivolto ai Carabinieri perché vittima di minacce dal contenuto estorsivo da parte dei due arrestati, i quali a più riprese gli avrebbero chiesto un orologio rolex di ingente valore.
Secondo quanto emerso nel corso delle indagini, ad avanzare la richiesta sarebe stato Raimondo Gennaro come “risarcimento” per un evento letto come un “danno”, ossia di essere stato indicato come testimone per la difesa processuale di un imputato in un altro procedimento penale per estorsione ai danni della stessa vittima.
Nel pomeriggio del 18 ottobre scorso, l’imprenditore, insieme a Salvatore Rizza si è recato in una nota gioielleria di Ragusa, dove acquistava il Rolex da 5.500 euro. Orologio poi consegnato proprio a Rizza, cognato di Raimondo Gennaro.
L’acquisto veniva documentato dai militari di Rosolini con riprese video e con l’ausilio delle intercettazioni audio poste in essere dalla persona offesa dal reato, su input dei carabinieri.
Espletate le formalità di rito, Raimondo Gennaro è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Siracusa e Salvatore Rizza è stato ristretto ai domiciliari.

 

Potrebbe interessarti