Saldi, acquisti a prezzi scontati per 95mila famiglie siracusane: 120 euro la spesa media
Si apre la stagione dei saldi ed i negozianti siracusani contano sulle vendite scontate per risollevare i conti. Secondo le previsioni del Centro studi di Confcommercio le famiglie siracusane spenderanno in media 120 euro per l’acquisto di capi in saldo. La media nazionale è di 230 euro a famiglia. “Ma in questo pesa il divario di retribuzione nord-sud”, spiega il presidente di Confcommercio, Elio Piscitello.
“In Sicilia stimiamo di avere un giro d’affari di circa 300 milioni di euro, una cifra che può rappresentare una importante boccata di ossigeno per le nostre imprese e per l’intera economia del territorio. La stagione commerciale, anche a causa del clima incerto è assolutamente deludente, ma possiamo affermare che i saldi saranno all’insegna di un ottimo assortimento e di buone offerte per i clienti”.
Delle 198mila famiglie della provincia di Siracusa, circa 95mila faranno acquisti in occasione dei saldi. Nel capoluogo l’appeal dei saldi dovrebbe fare breccia in circa 32mila famiglie su 56mila nonostante la forte concorrenza del web. “Per questo abbiamo chiesto a livello nazionale – aggiunge Piscitello – l’introduzione della web tax perché i colossi di internet devono stare nello stesso mercato con le stesse regole e con le stesse imposte delle nostre attività. Le vendite on line hanno inciso negativamente sulle vendite dei negozi, ma sappiamo anche che esiste una rivalutazione del negozio sotto casa e dei centri storici delle città dove è possibile trovare vendita assistita e consulenza agli acquisti, con personale qualificato. Oggi il successo dei negozi di vicinato passa dallo shopping experience anche e soprattutto nel fashion e nel retail. Non dobbiamo vendere un bene o un servizio ma una esperienza unica ed irripetibile. Il mondo è cambiato e con esso le abitudini commerciali, le imprese devono sapere che chi non si innoverà sarà destinato a soccombere: è la legge del mercato”.
Alcune regole da tenere a mente durante i saldi: la merce in saldo può essere cambiata a discrezione del negoziante e soprattutto in caso di capo difettato; sul tagliando di ogni articolo deve essere riportato il prezzo intero, la percentuale di sconto ed il prezzo scontato; accettare il pagamento elettronico è obbligo per i commercianti.