Salpata da Siracusa la nave ong Mare Jonio, “nel Mediterraneo per salvare vite”
La nave Mar Jonio della ong Mediterranea Saving Humans ha lasciato ieri sera il porto di Siracusa. E’ diretta verso il Mediterraneo centrale per la sua sedicesima missione di monitoraggio e soccorso in mare. “Ci muoveremo in zona Sar libica, dove avvengono per decisione politica dei governi italiani ed europei le violazioni sistematiche dei diritti umani che da inizio anno hanno causato numerosi naufragi e quasi 400 vittime accertate, senza contare le persone disperse e i naufragi-fantasma di cui non sappiamo nulla”, accusa il capo missione Denny Castiglione.
“Dedichiamo i primi pensieri di questa missione – aggiunge Castiglione – ad Amina, una ragazza di vent’anni che ha perso la vita nel naufragio avvenuto stanotte a sole 33 miglia da Lampedusa.”
Critica dura verso la “criminalizzazione della solidarietà” che sarebbe attuta – secondo Mediterranea Saving Humans – dalle autorità italiane, in primis con il contestato decreto Piantedosi. Poche settimane fa, inoltre, è iniziata la fase preliminare delle indagini contro 7 attivisti di Mediterranea per “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina aggravato” in riferimento alla missione del settembre 2020, in cui sono state soccorse 27 persone.
“Mare Jonio è tornata nel Mediterraneo centrale, insieme alle altre navi della flotta civile: per soccorrere le persone in pericolo e documentare le violazioni dei diritti umani di cui sono vittime. Perché il Mediterraneo è là dove dobbiamo stare”, taglia corto Castiglione.