Salvare Acqua Azzurra e i suoi 98 dipendenti: si insegue una procedura d’emergenza
Il caso Acqua Azzurra di Pachino è stato affrontato oggi a Palermo nel corso di una seduta congiunta della III e V Commissione Ars. Il maltempo delle settimane scorse ha fortemente danneggiato la struttura di acquacoltura, mettendo a rischio i 98 lavoratori.
L’assessore all’Agricoltura, Edy Bandiera, e quello al Lavoro, Scavone, seguono da vicino l’evoluzione della vicenda. “La situazione è oggettivamente molto grave – ha detto il deputato regionale Giovanni Cafeo – l’obiettivo principale resta quello di provare a sostenere l’azienda ma soprattutto scongiurare l’ipotesi di licenziamento collettivo”.
Per Cafeo, il primo passo deve essere l’inserimento nel collegato alla finanziaria di un emendamento che consenta di recuperare somme residue della legge 33/98, destinata a sopperire alla mancata produzione di reddito delle imprese di pesca e degli equipaggi dei natanti iscritti nei compartimenti marittimi siciliani nell’ipotesi di calamità naturali o di cause ad esse collegate. “Nel frattempo – prosegue Cafeo – verificheremo l’istruttoria della pratica già avviata dal Governo tramite l’Irfis. Se i fornitori e i lavoratori capiranno il rischio nonché la grave perdita derivante dall’eventuale dichiarazione di fallimento dell’azienda e se il Governo regionale farà la sua parte, proprio tramite l’Irfis e le eventuali risorse ricavate sbloccate con il collegato oltre ad eventuali altri aiuti, sempre nel pieno rispetto delle norme vigenti, allora – continua Cafeo – si potrebbe aprire uno spiraglio per una procedura d’emergenza con il Governo nazionale per l’avvio di ammortizzatori in deroga, destinati al sostegno dei lavoratori nel periodo necessario alla ripresa dell’attività produttiva”.