Sanità che funziona, il racconto di una donna: “All’Umberto I mi hanno salvato la vita”

C’è anche una sanità che funziona in Sicilia. Se il caso di Trapani crea indignazione, come contraltare arriva da Siracusa una storia di buona sanità. A raccontarla, è la diretta protagonista. Una donna, la chiameremo Maria per ragioni di privacy. Ha voluto testimoniare la sua vicenda a lieto fine, grazie a medici e strutture dell’Umberto I. Le hanno salvato la vita.
“E’ sempre facile parlare male e criticare il nostro ospedale. Ma questa volta no”, scrive nella lettera firmata con cui ha voluto rendere pubblico quanto accadutole. “Giorno 11 Febbraio 2025 sono stata sottoposta ad un lungo e complicato intervento chirurgico che mi ha letteralmente salvato la vita. La mia lettera è volta ad elogiare significativamente e senza priorità su nessuno il dott. Bucolo e la sua equipe, il dott. Trovatello e la sua equipe, la capo sala e tutto il personale infermieristico del reparto di Ginecologia, il personale OSA, il centro stomie e tutto il personale che si è occupato di me. Tutti sempre pronti a dare una carezza nel cuore”.
Maria ha trascorso un mese intero in ospedale, passando dalla paura più profonda alla gioia ritrovata. Ed oggi “è giusto elogiare queste persone che hanno lavorato con grandissima capacità, professionalità e umanità”.
Perchè scrivere una lettera? “Perchè lo so che criticare è sempre facile. Ma con la mia testimonianza voglio far sapere che anche nel nostro Ospedale di Siracusa ci sono competenze e professionalità importanti”. Dal reparto di anatomia patologica che in tempi “umani” ha prodotto il referto istologico, alla capacità di risposta di Ginecologia e del sistema ospedaliero siracusano.
Maria adesso è casa. Il recupero non sarà una passeggiata, ma il futuro è di nuovo luminoso. Desideri? “Spero che questa mia lettera non sfugga alla direzione generale dell’Asp di Siracusa. Spero possano fornire strumenti sempre migliori per consentire a questi professionisti di svolgere al meglio il loro operato”.