Sanità, la denuncia: “Mia suocera in Pronto Soccorso si è rotta il femore ed è ancora lì”
I familiari di una donna di 76 anni denunciano l’odissea vissuta in ospedale a Siracusa e sfociata in una denuncia. L’anziana è stata condotta al Pronto Soccorso dell’Umberto I lo scorso 19 gennaio, per un problema respiratorio. Sebbene – lamentano i familiari – le sue condizioni peggiorassero, è rimasta in barella nel reparto di emergenza-urgenza, in attesa del ricovero. Nelle lunghe ore di attesa, la donna è anche caduta dal lettino (“era senza sbarre”, raccontano) procurandosi la rottura del femore. Quest’ultimo episodio risale allo scorso mercoledì e, chiaramente, complica il decorso ospedaliera della donna. E tra rabbia e indignazione, i familiari attendono ancora di conoscere quello che sarà il percorso sanitario. La sensazione? “Siamo abbandonati. Attendiamo che venga effettuato l’intervento delicato per la rottura del femore. Però è incredibile che dal 19 gennaio stia al Pronto Soccorso invece che in un reparto. Non sappiamo cosa fare”. Nel frattempo, le informazioni mediche segnalano che la polmonite per cui si era recata in Pronto Soccorso sarebbe in realtà da collegare ad un probabile problema oncologico. “Non ci sentiamo rispettati, qui non viene salvaguardato il diritto del malato. Ho deciso di raccontare questa nostra storia per evitare magari che possa capitare anche ad altri…”, racconta oggi la nuora della donna.
I Pronto Soccorso degli ospedali siracusani sono sotto pressione da mesi. Non solo per il numero di accessi, soprattutto per la carenza di medici. Un problema di respiro nazionale che, però, qui fa sentire i suoi effetti in maniera più grave che altrove. L’Asp ha recentemente pubblicato un avviso pubblico per reperire medici, giovani o in pensione, per tamponare la carenza. Al momento, però, la sanità pubblica siracusana non riesce a trovare la via del rilancio. A fine mese, le nuove nomine della sanità regionale, in mezzo a vecchi (e sempre più avvertiti dalla popolazione) problemi.