“Santa Lucia tra arte e archeologia”, l’incontro al San Metodio nell’ambito dell’Anno Luciano

Ricostruire l’iconografia del “Seppellimento di Santa Lucia” di Caravaggio, riflettere attraverso le strutture architettoniche e il materiale epigrafico su una porzione di città “memoria” del corpo di Lucia, analizzare la rappresentazione di Lucia nell’Arte. “Santa Lucia tra arte e archeologia” è il titolo dell’incontro che si è tenuto ieri, sabato 26 ottobre, all’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio in via della Conciliazione a Siracusa.
“Una giornata di studi interdisciplinari dove la storia, l’arte e l’archeologia vengono utilizzate in maniera trasversale, con un linguaggio trasversale, per raccontare come Lucia si è trasformata nell’arco dei secoli nell’arte, anche attraverso la devozione popolare. Quindi come la devozione popolare ha influenzato quella che è stata la rappresentazione artistica di Lucia, sia nell’arte tradizionale, come le immaginette o le famose figurine di Santa Lucia, o in artisti come Caravaggio, Guinaccia, a Siracusa e anche nel mondo”. Nelle parole della professoressa Loredana Pitruzzello la sintesi del seminario su “Santa Lucia tra arte e archeologia” che ha avuto luogo ieri mattina all’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio a Siracusa.
Un momento per riflettere e discutere intorno al culto e alla memoria di Santa Lucia. “Le opere d’arte che abbiamo a disposizione per leggere l’iconografia di Santa Lucia sono veramente tante – ha spiegato Fausto Migneco, docente di Beni Culturali Ecclesiastici all’ISSR San Metodio -. A Siracusa alcune di queste affrontano il tema del suo martirio, come la tela di Mario Minniti, oggi custodita alla Galleria Regionale di Palazzo Bellomo. La tela racconta uno dei momenti del martirio di Santa Lucia, il suo ultimo sacrificio, ed è davvero interessante vedere come l’artista si sia soffermato sulla sua veste, che riproduce una riproduzione a damasco. E probabilmente l’immagine del simulacro che qualche anno prima era apparso sul sagrato della Cattedrale di Siracusa ha potuto ispirare l’artista che si è soffermato in maniera particolare sulla decorazione di questa veste che ci ricorda da vicino la decorazione che ritroviamo nell’argento del simulacro.”
Un approfondimento e un’analisi storico artistica dell’iconografia della patrona di Siracusa, con attenzione al Seppellimento di Santa Lucia e alla catacomba.
“Il Seppellimento di Santa Lucia di Caravaggio è un quadro che ebbe un enorme successo”, ha detto Michele Cuppone, ricercatore e studioso di Caravaggio.
Cristian Aiello, archeologo, ha affrontato il tema della cura del corpo nella tradizione paleocristiana e, attraverso la lettura della topografia e delle fonti iconografiche, intende ripercorrere le fasi di una porzione di città (e di un cimitero comunitario) il cui sviluppo procede come ombra di memoria del corpo di Lucia: “Un tema importante anche alla luce dell’anno che vivrà a Siracusa in attesa dell’arrivo del corpo di Santa Lucia. Mi sono focalizzato sulle strutture culturali, le ho definite archeologie, utilizzando il plurale come Mirabella definiva appunto le antiche Siracuse”. Aiello poi ha sottolineato: “Lo studio si incentra su tutte quelle che sono le manifestazioni intorno alla cura del corpo, ovvero la celebrazione del cosiddetto dies natalis sacro ai cristiani, il trapasso verso una nuova nascita. Per utilizzare un po’ le parole di grandi studiosi, tra cui Settis, si può parlare di una rinascita all’interno della tomba, perché il momento della morte rappresenta la nascita a nuova vita del cristiano. All’interno delle catacombe di Siracusa questo è molto evidente perché è una grande concentrazione di sepolture e proprio intorno all’area sacra dove si ritiene che ci sia la tomba martiriale di Santa Lucia sono consegnati alla storia tutti quei monumenti, tutte quelle stratificazioni che hanno tramandato fino a noi oggi un culto secolare”. Il seminario, moderato da Elio Cappuccio docente di Storia della Filosofia moderna e contemporanea all’ISSR San Metodio di Siracusa, si inserisce nell’ambito dell’Anno Luciano che la Diocesi sta celebrando. E’ stato promosso da ISSR San Metodio, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Siracusa, la Deputazione della Cappella di Santa Lucia e la Kairos.