Sbagliati i tempi di convocazione, salta subito la seduta di Consiglio comunale
E’ durata appena pochi minuti la seduta di Consiglio comunale convocata questa mattina a Siracusa. Appuntamento alle 10 in aula Vittorini per trattare i due punti all’ordine del giorno ovvero la variazione del bilancio di previsione 2023/25 relativa al Piano Nazionale Strategico della Mobilità Sostenibile e quella relativa ai servizi sociali.
Ma in apertura dei lavori, il consigliere Ivan Scimonelli (Insieme) ha sollevato una pregiudiziale sui termini di convocazione del Consiglio. Il regolamento prevede, infatti che per questi temi di programmazione economico-finanziaria, l’assise deve essere convocata con un preavviso “di almeno dieci giorni liberi (lavorativi non comprensivi del sabato e dei festivi)”. E la prima data utile, visto che la convocazione riporta data 30 ottobre, sarebbe stata quella del 15 novembre, non del 14.
Per le opportune verifiche, la seduta è stata sospesa. E il segretario comunale ha dato ragione al consigliere di opposizione, con il risultato che la seduta è stata annullata senza alcun costo per l’ente. Nessuno dei consiglieri, in sostanza, ha maturato gettone di presenza.
“E’ evidente la responsabilità della presidenza del Consiglio comunale che non ha tenuto conto del regolamento, sbagliando i termini per la convocazione”, accusa Scimonelli. “Avere annullato la seduta non mi da soddisfazione, segnala semmai impreparazione. Pensate cosa sarebbe successo se il Consiglio avesse approvato provvedimenti di natura economico-finanziaria che un domani sarebbero stati facilmente impugnati per via della mancata validità della convocazione”, analizza ancora l’esponente di opposizione.
Dalla presidenza liquidano la vicenda come un “refuso procedurale degli uffici che ha portato all’annullamento della seduta”.