Sbarcadero Santa Lucia, aggiudicati i lavori per la riqualificazione della “nuova” Marina

 Sbarcadero Santa Lucia, aggiudicati i lavori per la riqualificazione della “nuova” Marina

Il Consorzio Stabile Da Vinci di Milano si è aggiudicato i lavori per la riqualificazione dello Sbarcadero Santa Lucia, a Siracusa. Al termine della procedura negoziata, l’offerta del consorzio lombardo è risultata quella economicamente più conveniente, tra le quattro presentate, con un ribasso dell’ 11,12% sulla base d’asta di 2,5 milioni di euro.
Il Consorzio Stabile Da Vinci ha nominato impresa consorziata esecutrice dei lavori, la Società Tixe srl di Siracusa. Per l’avvio effettivo dei lavori bisogna adesso attendere la verifica del possesso dei requisiti richiesti “in capo al suddetto aggiudicatario ed alla designata consorziata società Tixe srl” da parte degli altri enti interessati.
La riqualificazione del Porto Piccolo di Siracusa, il cosiddetto Sbarcadero, era stata inizialmente finanziata attraverso il bando periferie. Poi però emerse una “svista” nei numeri, a pochi mesi dall’avvio delle procedure di gara: un problema dovuto all’errato riferimento al prezziario regionale non aggiornato, con il risultato che i conti non tornavano più. I 2,5 milioni di euro concessi dal Ministero rischiavano, insomma, di tornare indietro.
Con gran lavoro dei tecnici comunali di riferimento, durante la prima parte dell’anno scorso si è lavorato per mettere in salvo lo stanziamento. Nelle interlocuzioni con il Ministero è stata assicurata una rimodulazione del progetto esecutivo approvato, senza stravolgimenti ma con interventi razionalizzati per rientrare nella spesa. Operazione resa complessa anche dall’intervenuto aumento del costo delle materie prime che è schizzato del 70%. Tra una revisione e l’altra, alla fine è stato possibile mandare in gara i lavori.
Nel progetto firmato dall’architetto Ivan Minioto, approvato ad ottobre 2023 in conferenza dei servizi, lo Sbarcadero punta a diventare una seconda “Marina”. Gli spazi attuali verranno ridisegnati con la creazione di una grande piazza sul mare, alberi e panchine laddove oggi ci si limita a posteggiare auto e caravan. Un’area per futuri chioschi nei pressi del molo e, dalla parte opposta, un lungo marciapiede alberato per una passeggiata fronte mare, dove oggi un muretto cinge lo sguardo. La fruizione del nuovo Sbarcadero è pensata principalmente pedonale. Nuove anche la pavimentazione (pietra bianca) e il sistema di illuminazione (led). Nel progetto inserita anche la creazione di edificio di servizio sulla diga foranea, con una scalea che guida su di una sorta di piazza sul mare rialzata. Una realizzazione che però cozza con le prescrizioni della Soprintendenza e, pertanto, dopo l’ultima conferenza dei servizi, è stata disposta la modifica di quella parte progettuale.
Per poter procedere con il lavori, sono state stralciate dal progetto le aree non immediatamente disponibili. Mantenuto il collegamento pedonale con Riviera Dionisio il Grande mediante una piazza con scalinata e rampa per il superamento delle barriere architettoniche “e la realizzazione di passerelle in legno, una con solarium lungo l’attuale molo di sottoflutto e l’altra che si sviluppa parallelamente all’asse viario, come previsione di completamento in una fase successiva da definire”, come spiega la relazione che accompagna la revisione del progetto esecutivo originario.
Da viale Regina Margherita si accederà al nuovo “waterfront”, costituito da spazi a vocazione principalmente pedonale con una corsia carrabile a traffico limitato, con parcheggi laterali.
Per finanziare ai lavori si attinge a Fondi Pac Infrastrutture e Reti 2014-2020.
Per le alberature, al posto delle palme la scelta è ora ricaduta su essenze tipo Lagunaria patersonii o
simili (Jaracanda mimosifolia o Metrosideros excelsa) “per ragioni di compatibilità ambientale ed effetto decorativo”.

                 

 

 

 

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