Scansioni 3D per il simulacro di Santa Lucia: analisi in dodici mesi per valutarne lo stato
Ipotesi, ricostruzioni, fantasie: perchè il simulacro di Santa Lucia ieri mattina non ha lasciato la Cattedrale, mentre all’esterno pioveva? Nelle ultime ore si sono sentite – e lette sui social – decine di teorie. La versione ufficiale è, però, quella affidata alle parole di Pucci Piccione, intervenuto questa mattina su FMITALIA. “Nessuno ha paura della pioggia. Abbiamo valutato due distinti ordini di problemi. Il primo: abbiamo fatto un lavoro immenso di restauro del simulacro. Sabato notte è stato scannerizzato con strumenti di ultima generazione da tecnici provenienti da Milano e tra un anno rifaremo una scansione puntuale per vedere come sta esattamente il simulacro. Dobbiamo rispettare e tutelare quel bene che è anche opera d’arte”, spiega prima di introdurre un tema di sicurezza. “Ieri non pioveva solo acqua ma anche sabbia. Le scale del Duomo erano scivolosissime: immaginate se qualcuno avesse inciampato. Le persone che stanno sotto al simulacro sono sacre come tutto il resto. Quindi – conclude Piccione – evitiamo facili ironie, perchè ci sono decine e decine di persone che ci mettono l’anima per la festa e per Lucia. Ma la sicurezza delle persone e del bene che è simulacro viene prima di tutto”.
Sebbene in forma “anomala”, comunque Siracusa ha rivissuto la festa del patrocinio di maggio dopo due anni di pandemia. “Stiamo ripensando anche l’Ottava, adesso”, aggiunge il presidente della Deputazione.
Tra le cose da ripensare, anche il lancio delle colombe. Ieri sarebbe stato record: 700 colombi viaggiatori pronti a volare nel cielo di Siracusa. “Non si è potuto fare per diversi motivi. I colombi non potevamo rimanere fino a tardi nelle gabbie. Ne riparleremo con il presidente dell’associazione colombofili nelle prossime ore, troveremo il modo di conservare la tradizione. Anche se in maniera simbolica, recupereremo”. Magari in occasione dell’Ottava, in programma domenica 8 maggio.