Sciolto per mafia il Comune, la preoccupazione del Consorzio Pomodoro Pachino Igp
Si dicono “preoccupati” i vertici del consorzio del pomodoro Pachino Igp dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale di Pachino per infiltrazioni mafiose. “E’ una decisione preoccupante e spiacevole per il nostro territorio- dice Sebastiano Barone, direttore del Consorzio- si attendeva una decisione in tal senso, ma non pensavamo sarebbe stata così drastica. La comunità pachinese è una comunità operosa e produttiva che merita rispetto e condizioni favorevoli per crescere. Noi, in quanto rappresentanti di una parte importante del comparto agricolo, sentiamo il dovere di tutelare il nome del prodotto e la sua reputazione; Pachino è la città che lo ha reso famoso in tutto il mondo e riteniamo che sia un nostro capitale comune da difendere”.
Parole di solidarietà all’amministrazione e di supporto alla legalità giungono da Salvatore Lentinello, presidente del Consorzio, che annuncia nuove iniziative in tal senso: “Ci auguriamo, da rappresentanti dell’agricoltura locale, che quanto accaduto non diventi una macchia per il nome del nostro prodotto, ottenuto da chi opera nel pieno rispetto della legalità, dimostrando quotidianamente il proprio valore morale. Siamo vicini al sindaco e alla sua amministrazione, investiti da un provvedimento che non deve in alcun modo mettere in discussione i loro valori e quelli dei pachinesi tutti. Inoltre vogliamo contribuire a lavorare verso un clima di legalità diffuso e proprio per questo, nell’ultimo Cda, abbiamo assunto una serie di decisioni”.
Si parla di un incontro con il Prefetto per verificare se vi sono i presupposti per redigere un protocollo di legalità. Un vertice con l’associazione anticrimine locale per una possibile collaborazione e una eventuale iscrizione all’Apac e una nuova marcia per la legalità, prevista per il 12 aprile.
“Si tratta di iniziative concrete che danno manforte a tutti gli uomini di buona volontà che credono che Pachino possa essere terra prospera in un clima di legalità”.