Sciopero generale, adesione del 70 per cento per i metalmeccanici

 Sciopero generale, adesione del 70 per cento per i metalmeccanici

Adesione del 70 per cento dei metalmeccanici allo sciopero generale indetto da Cgil e Uil per dire basta alle morti sul lavoro.
Il segretario della Fiom Cgil di Siracusa, Antonio Recano esprime soddisfazione per la “partecipazione massiccia dei lavoratori siracusani contro l’immobilismo dei
governi nazionali e regionali, nonché del sistema delle imprese su un tema delicato e
prioritario come la sicurezza sui posti di lavoro esprimendo, solidarietà ai familiari delle 7
vittime della tragedia di Suviana. Questa ennesima stage -ricorda Recano- ripropone prepotentemente il problema della sicurezza dei lavoratori e del diritto alla salute delle popolazioni in un’area che da decenni si regge su uno scambio impari tra industria e territorio, area dove solo qualche giorno fa si è registrato un nuovo incidente negli Impianti IGCC di ISAB, in cui sono rimasti coinvolti 3 operai, intossicati da una fuoriuscita di “idrogeno solforato”. Nel Petrolchimico la paura per il crescere della frequenza con cui si stanno verificando questi eventi ci ha spinto ad alzare, ancora di più, il livello di guardia e a mobilitarci contro quello che è diventata una vera emergenza che incrocia la fermata generale degli impianti ISAB Nord che dal 26 aprile vedrà concentrarsi in quell’area circa tremila nuovi lavoratori”. Secondo il sindacato è indispensabile un adeguato sistema di formazione e prevenzione per non correre rischi. “La sicurezza -tuona Recano- non può essere solo una dichiarazione di intenti. Occorre che il sistema delle imprese metta in campo tutte le azioni possibili per demolire in
profondità gli elementi degenerativi di questo sistema mettendo in equilibrio lavoro e salute.
Il Petrolchimico Siracusano rappresenta uno scenario complesso dove la paura di perdere il
posto di lavoro diventa omertà, reticenza anche sugli infortuni, dove si lavora a ritmi troppo
alti, spesso in assenza di formazione adeguata sulle misure di prevenzione e sicurezza. Siamo
convinti che occorra una severa riforma del sistema degli appalti che così com’è serve
solo a far risparmiare le imprese sulla pelle di chi lavora. La Fiom ritiene sussista un nesso
causale tra il sistema degli appalti e le condizioni di degrado e di insicurezza in cui versa il
petrolchimico siracusano, relazione causa-effetto attribuibile sicuramente a responsabilità di
sistema ma che ha radici anche in responsabilità personali che potrebbero essere accertate
con una concreta attività ispettiva ed in caso di atti giuridicamente rilevanti, procedere nei
confronti dei soggetti responsabili”.
Il sindacato, in prossimità dell’avvio della “fermata generale” ha chiesto alle committenti più attenzione ai processi di qualificazione delle aziende, e ai temi della sicurezza e della salute, ma non basta, diventa essenziale il afforzamento del controllo da parte del sistema di vigilanza (INL, ASP, INAIL), in termini di qualità, quantità e frequenza. “Nell’immediato -aggiunge Recano- occorre pianificare un’attività ispettiva che coinvolga tutto il petrolchimico in un’azione preventiva a favore di una corretta applicazione della legge e delle norne contrattuali a tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori, richiamando in solido alle proprie responsabilità anche le stazioni appaltanti in un giusto contesto di legalità”.

 

Potrebbe interessarti