Scommesse e usura: “questi li spenniamo due volte” e le vanterie per il reddito di cittadinanza
C’è chi ha perso più di 100.000 euro e chi ha dovuto consegnare le chiavi della propria auto tra le “vittime” dell’associazione dedita a scommesse abusive online ed usura, smantellata dalla Polizia con l’operazione Ludos. Con la speranza di una qualche vincita fortunata, i “giocatori” spendevano ingenti somme anche oltre le loro reali possibilità. E finivano per consegnarsi agli strozzini, con interessi usurai anche del 300%.
E si vantavano, i sodali dell’organizzazione scoperta ed azzerata con 11 arresti ad Augusta. “Con quello ci abbiamo guadagnato due volte”, si raccontavano ascoltati senza saperlo dagli investigatori. Il doppio guadagno era rappresentato dai soldi incassati con le scommesse abusive – ovviamente a perdere per il malcapitato – e dal denaro prestato allo stesso a tassi da usura, per permettergli così di continuare a scommettere o per pagare i forti ammanchi.
Il capo dell’associazione dedita a scommesse abusive ed usura, godeva di una “elevatissima disponibilità di denaro”, spiegano gli investigatori. Viaggi e vacanze di lusso per lui che, però, risultava percettore del reddito di cittadinanza. Di questa sua ulteriore “furberia” andava particolarmente fiero e, come si è scoperto durante le indagini, dispensava consigli agli amici su come fare a percepire indebitamente il Rdc. Lui stesso, hanno ricostruito gli investigatori, con una serie di dichiarazioni mendaci era riuscito a percepire la soglia massima prevista per il sussidio.
Questa mattina gli 11 arresti: 7 ai domiciliari, 4 in carcere. Le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile di Siracusa e dal Commissariato di Augusta, con il coordinamento del procuratore aggiunto Fabio Scavone e dai sostituti procuratori Donata Costa e Francesca Eva.