Scontro su Pediatria: Avola più “tutelata” di Siracusa e Lentini? L’accusa di Rotondo

Sul punto nascita dell’ospedale di Avola è subito polemica. Dopo mesi di fioretto e politically correct, accendono adesso la miccia le parole dell’ex primario di Pediatria dell’Umberto I di Siracusa – ed ex senatore – Antonio Rotondo. Sui social punta l’indice sulla dirigenza dell’Asp e adombra con un interrogativo l’esistenza di quelli che definisce “interessi elettorali di politici avolesi”. Una frase che suona ai più come una chiamata in causa di Luca e Rossana Cannata. Il primo è parlamentare nazionale di FdI ed è stato per due mandati sindaco di Avola, ruolo adesso rivestito dalla sorella che in precedenza era deputata regionale. Entrambi inaugurarono, con il direttore generale dell’Asp Salvatore Lucio Ficarra, il punto nascita dell’ospedale riunito Avola-Noto, alcuni anni addietro.
In attesa di eventuali repliche, Rotondo si dice allarmato circa i “rischi sanitari” che le scelte degli ultimi anni potrebbero comportare a cascata sugli altri ospedali della provincia, Siracusa e Lentini su tutti. Il motivo lo spiega lo stesso ex primario, partendo dai fatti degli ultimi giorni. La dirigenza dell’Asp, ricorderete, aveva disposto la sospensione temporanea di Ostetricia ad Avola per mancanza di medici. Solo che, appena 24 ore dopo, il provvedimento è stato annullato perchè la direzione aziendale è riuscita a “rimodulare i turni”. Una buona notizia che però ha anche del sorprendente, considerando la cronica e lamentata carenza di medici ospedalieri. Ma secondo quanto denuncia Antonio Rotondo, il risultato non è frutto della disponibilità di pediatri per il reparto di Avola. L’Asp – nel racconto dell’ex senatore – “ha deciso di sguarnire la UOC di Pediatria degli ospedali di Siracusa e Lentini e la UOC di Neonatologia di Siracusa, reparti di già in grossissima difficoltà per carenza di personale, imponendo ad alcuni professionisti di coprire anche i turni di servizio vacanti ad Avola. Tutto questo in barba non solo a quanto previsto dal contratto collettivo di lavoro ma, principalmente, anche allo stress e la stanchezza che si accumula quando non si può godere dei dovuti riposi!”.
La denuncia pubblica non si ferma qui. “Cosa c’è dietro questa operazione? Perché non si è voluto tenere momentaneamente chiuso il punto nascita di Avola che non dovrebbe comunque determinare gravi disagi grazie alla vicinanza dell’ospedale di Siracusa? Perché la dirigenza dell’Asp ha fatto questa scelta scellerata?”, si domanda Rotondo. “Ci sono mortificanti interessi elettorali di politici avolesi che, anziché cercare soluzioni alla grave carenza di pediatri e fregandosene dei rischi sanitari che corrono i cittadini dell’intera provincia, puntano soltanto a vantarsi della loro capacità di influenza?”, l’ultimo pesantissimo interrogativo che non mancherà di causare (legittime) reazioni. In attesa delle eventuali repliche e risposte, un altro momento caldo investe il reparto del Di Maria di Avola già al centro di una polemica mediatica, un sopralluogo e diverse interrogazioni in commissione sanità Ars nelle settimane scorse.