Scuola, corsa contro il tempo per evitare i doppi turni: servono aule, banchi e insegnanti
Poco più di un mese per scongiurare i doppi turni. La scuola siracusana, di ogni ordine e grado, prova a far di corsa per arrivare preparata all’avvio del nuovo anno scolastico, segnato dalle misure anti-covid anche in classe.
I dirigenti scolastici hanno studiato planimetrie delle classi e dei laboratori, fatto conti e divisioni (non solo dei banchi) per garantire in ogni aula un numero di studenti in linea con la previsione di due metri quadrati di distanziamento. E questo comporta, anzitutto, la necessità di avere disponibili altre aule per “spezzare” inevitabilmente le classi pollaio e formarne di nuove. E serviranno di conseguenza nuovi maestri e nuovi professori, tramite quelle assunzioni annunciate dal Ministero della Pubblica Istruzione. Insieme ai banchi singoli di cui, al momento, non tutti gli istituti sono dotati, anzi. A parte alcune eccezioni – e tra queste la De Amicis ad Avola, la Vittorini e la Verga a Siracusa – le altre non hanno ancora classi pronte in base alle nuove disposizioni.
Dovranno incastrarsi tutte queste tessere, nel breve volgere di un mese, per evitare i doppi turni scolastici. Le comunicazioni circa le varie necessità sono state comunicate all’Ufficio Provinciale Scolastico, ai Comuni in cui hanno sede le scuole ed al Libero Consorzio Provinciale per gli istituti superiori.
Il Comune di Siracusa ha pubblicato un bando per affittare in emergenza 45 locali da adibire ad aule da destinare a classi per quegli istituti comprensivi che ne hanno fatto richiesta. Solo 15 per la Raiti, 12 per la Lombardo Radice, 10 per la Woijtyla nelle sue due sedi.
Ma anche i genitori degli alunni devono prepararsi a rivedere le proprie abitudini quando si tratta di accompagnare e prendere i proprio figli da scuola. Gli orari di ingresso potrebbero subire stravolgimenti per scaglionare le classi ed evitare assembramenti all’ingresso dove, peraltro, andrà presa la temperatura agli studenti in entrata. Operazione che rischia di ingolfare l’entrata. E per l’uscita servirebbero percorsi separati per le classi e genitori tenuti a distanza, sempre per gli stessi motivi. Semplice? Per nulla.
Foto: una classe della De Amicis (Avola) attrezzata con i banchi singoli ed il distanziamento