Scuola, i docenti del Chindemi a difesa dell’autonomia con un “ni” all’idea di fusione
Anche l’istituto comprensivo Chindemi si mobilita a difesa della sua autonomia. In una nota firmata dai docenti della scuola all’unanimità, viene ribadita “con fermezza e determinazione” la necessità “di garantire l’autonomia della scuola”.
Viene rivendicata l’importante azione formativa svolta in un territorio periferico di Siracusa. “L’autonomia e la presenza quotidiana di un dirigente titolare ci ha permesso in questi anni di contrastare in maniera efficace la povertà educativa, l’abbandono e la dispersione scolastica”, spiegano dalla Chindemi. I numeri degli iscritti restano sotto la media cittadina ma “nei tre anni di dirigenza titolare, la scuola secondaria che era in decrescita, ha incrementato notevolmente il numero degli alunni con un aumento pari al 48% circa, passando da cinque a nove classi. Inoltre, il nostro istituto, oltre ad essere presidio di legalità, in un quartiere contraddistinto dal disagio socioeconomico, è stata selezionato come sede provinciale dell’Osservatorio Scolastico per la prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica e il successo formativo degli studenti, che comprende le scuole di ogni ordine e grado dei Comuni di Siracusa, Floridia e Solarino in collaborazione con il Tribunale dei Minori, i Servizi Sociali del Comune e tutte le istituzioni del territorio”, si legge nel documento redatto dagli insegnanti.
Scuola aperta nel senso più ampio del termine, “per impegnare i ragazzi del quartiere in attività formative di qualità, gratuite, a supporto delle famiglie”. Riferimento ai percorsi musicali ma anche ai corsi extrascolastici attivi.
“Una malaugurata perdita dell’autonomia vanificherebbe il lavoro appassionato e altamente qualificato di
tutto il personale scolastico dell’istituto Chindemi, pertanto ribadiamo alle istituzioni locali e all’Assessorato
Regionale all’Istruzione l’importanza di salvaguardare l’autonomia a tutela del diritto allo studio dei ragazzi
del territorio in cui insiste la scuola”.
Il Consiglio comunale ha votato un documento in cui si chiede la deroga per la Chindemi o, in subordine, la fusione con il comprensivo Wojtyla. Venerdì una prima decisione in conferenza provinciale. “Fondamentale evitare lo smembramento dell’Istituto per garantire la continuità didattica e le progettualità avviate”, dicono i docenti. E non è un no all’idea di fusione.