Scuola, la Raiti è un caso: lavori in corso, doppi turni e due ore di lezione. La rabbia dei genitori
La nuova settimana si aprirà per l’istituto comprensivo Raiti di Siracusa all’insegna dei doppi turni. Tra lunedì e martedì entrano a scuola altre classi, scaglionate tra il mattino ed il pomeriggio. Due appena le ore di lezione, orario fortemente ridotto anche per consentire la necessaria sanificazione delle aule tra un turno e l’altro.
Ma la maggioranza dei genitori non nasconde la profonda delusione, anzi la rabbia, per una organizzazione che appare loro precaria ed in fortissimo ritardo, guardando anche a come si sono mosse le altre scuole siracusane. Dito puntato contro la scuola ed il Comune, per lavori di adeguamento tutt’ora in corso e senza una comunicata data di conclusione. La dirigente scolastica prova a giustificare e spiega: “l’orario con turni pomeridiani è un orario provvisorio, in attesa che siano consegnati tutti i lavori di adeguamento dei locali scolastici. L’orario definitivo, con il quale si entrerà a regime, sarà comunicato alle famiglie sempre qualche giorno prima rispetto all’entrata in vigore. Il sacrificio che stiamo facendo ad inizio anno scolastico, convivendo con ulteriori lavori rispetto a quelli inizialmente previsti, servirà, come già più volte detto e comunicato, a stare tutti nello stesso istituto, senza fare doppi turni e rispettando le norme di distanziamento”. Nessuna precisa indicazione temporale. E’ bene chiarire che i lavori non sono stati avviati in ritardo. Erano regolarmente partiti prima delle elezioni. Poi ci si è resi conto che, con altri interventi, si poteva evitare di avere intere aule costrette a trovare posto in locali esterni e per questo si è deciso di far partire questi lavori ancora in corso.
E non digeriti sono proprio gli “ulteriori lavori” e la scoperta tardiva (solo a settembre, ndr) della possibilità di fare altro oltre agli interventi originariamente studiati ed avviati.
Maria, il nome è di fantasia per tutelarne la privacy, è una delle mamme arrabbiate. Ha due figlie iscritti alla Raiti con la formula del tempo pieno. Domani, “dopo aver richiesto per giorni e giorni risposte e dopo che la scuola ha messo nero su bianco che non ci sarebbero stati doppi turni”, le bimbe dovranno dividersi: una a scuola dalle 8.45 alle 10.45 e l’altra dalle 15.30 alle 17.30. “Io e mio marito lavoriamo tutto il giorno, non ci è possibile gestire una situazione incresciosa come quella che l’istituto ci ha imposto, con orari insostenibili per qualunque famiglia. Quando avvierà una didattica in presenza degna di tale nome? Ci rispondono che dipende dallo stato avanzamento lavori, lavori non meglio precisati. Ma ci domandiamo: a che percentuale di avanzamento sono? Perchè non ci informano?”, si sfoga la mamma che incassa il sostegno di tanti altri genitori accanto a lei. “Ci costringeranno a tenere i figli a casa, perchè è impossibile conciliare i nostri orari lavorativi con una situazione del genere. Hanno avuto mesi per prepararsi e questa riapertura ed il risultato è il seguente: doppi turni, lezioni di 2 ore, classi divise, non so cosa altro scopriremo…”.
I genitori fanno gruppo, si uniscono in un coro di proteste. “Viene spontaneo chiedersi come sia possibile che la scuola non si sia organizzata per tempo per assicurare il diritto allo studio dei nostri figli e minimizzare il disaggio causato alle famiglie?”, è la domanda che rimbalza. E nel rimpallino tra Comune ed istituto scolastico le responsabilità diventano di tutti e di nessuno. Ma intanto l’inizio è un mezzo disastro, come segnalato dalla Flc Cgil.
“Tutti si aspettavano che, dopo le elezioni per il referendum sul taglio dei parlamentari, la scuola avrebbe riaperto le porte come è accaduto per gli altri istituti siracusani. Ed invece la dirigente ha comunicato che la scuola non sarebbe stata aperta a causa dei lavori di ristrutturazione delle aule. Adesso la stessa scuola ha annunciato che la didattica si svolgerà con delle turnazioni che vedono coinvolti gli studenti per non più di due ore al giorno. Ha anche annunciato i nuovi comodissimi orari ad esempio dalle 15.15 alle 17.15. Voci non ufficiali sembrano confermare che questi turni si protrarranno per tutto il mese di ottobre. A questo punto ci si chiede quando la scuola intenda avviare una didattica degna di questo nome”, si sfogano con rabbia diversi genitori unitisi davanti alla comune situazione di incertezza.
“Perché la scuola non informa le famiglie sullo stato di avanzamento dei lavori e il loro relativo completamento? Si è posta il problema di come una famiglia possa conciliare gli impegni lavorativi e familiari con una simile disorganizzazione?”.
Ma c’è anche chi prende le difese della Raiti. “I doppi turni saranno un sacrificio limitato il più possibile nel tempo, la ditta lavora anche il fine settimana e l’impegno di tutti è massimo”, racconta un’altra mamma. “Tutti avremo in queste settimane delle notevoli difficoltà, ma non pensate che la scuola faccia qualcosa contro i genitori, anzi si sforzano da tutta l’estate di trovare le soluzioni migliori e quelle trovate vanno poi revisionate. E’ matematicamente impossibile poter conciliare i 3 ordini di scuola (infanzia, primaria e secondaria) con tutte le regole a cui bisogna sottostare per l’emergenza coronavirus”.