Scuola, la Regione: “ripartenza il 10 in zona gialla”. Se Siracusa passa arancione, via con dad
Confronto tra il presidente della Regione, Nello Musumeci, e gli assessori regionali all’Istruzione Roberto Lagalla e alla Salute Ruggero Razza, sul tema della riapertura delle scuole in Sicilia. Al termine, dalla presidenza della Regione è stato emesso un comunicato.
«Le misure urgenti proposte dal governo nazionale per il tracciamento dei contagi da Covid-19 nella popolazione scolastica prevedono approcci differenziati in relazione al numero degli studenti positivi, alla tipologia del ciclo educativo e allo stato vaccinale dei singoli. A questi è necessario attenersi in Sicilia. Infatti, le norme vigenti consentono alle Regioni di intervenire con decisioni autonome solo nel caso di zona arancione o zona rossa. La Sicilia, come si sa, è nella fase attuale in zona gialla, quindi deve applicare le norme nazionali. Pertanto, si impone di alzare l’asticella dei controlli nel pieno rispetto delle regole generali di cautela, a partire dalla didattica a distanza nel caso di soggetti positivi nella scuola primaria e di seguire le regole della sorveglianza sanitaria negli altri casi”.
Ma tenuto conto dell’andamento esponenziale della curva epidemiologica, “abbiamo evidenziato perplessità in ordine alla possibilità di garantire l’assolvimento delle articolate procedure di testing e di monitoraggio sanitario nei tempi e con le modalità contenute nelle disposizioni del Consiglio dei ministri. Ci attendiamo, pertanto, la prevista attività di supporto operativo e di fornitura di dispositivi Ffp2 che sono state delegate alla Struttura Commissariale nazionale, proprio a seguito delle osservazioni avanzate da noi nel corso del dibattito istruttorio che ha preceduto il provvedimento dell’altro ieri”, si legge ancora nel comunicato della presidenza della Regione.
I sindaci siciliani e i vari sindacati hanno sottolineato con forza, nelle ultime ore, la critica diffusione del contagio e la temuta sua estensione nelle fasce anagrafiche di studenti con assente o limitata copertura vaccinale.
“Tutto ciò premesso, il governo della Regione Siciliana conferma di operare secondo le disposizioni del governo nazionale, con l’obiettivo di garantire lo svolgimento delle attività didattiche in presenza e in sicurezza, a partire da lunedì 10 gennaio. Faranno eccezione, nel rispetto delle prerogative regionali, le zone ad alta densità di contagi dichiarate con ordinanza del presidente della Regione, tenuto conto dell’andamento della pandemia, per le quali è prevista la facoltà di procedere con la didattica a distanza, previa ordinanza del sindaco e su conforme parere dell’autorità sanitaria”.