Sea Watch, si indaga per sequestro di persona. Procura di Siracusa: “atti giovedì a Catania”
Non è ancora conclusa la vicenda della Sea Watch, la nave umanitaria della ong tedesca, battente bandiera olandese, che il 31 gennaio scorso fu autorizzata ad attraccare a Catania, dopo essere stata per sei giorni in rada a Siracusa. Per la Procura di Roma è ravvisabile il reato di sequestro di persona. L’inchiesta, aperta contro ignoti, è stata trasmessa a Siracusa per competenza territoriale.
Il pm Sergio Colaiocco aveva aperto un procedimento il primo febbraio scorso a seguito di un esposto in cui si chiedeva di indagare per omissione in atti d’ufficio. La procura della capitale, che aveva affidato alla Guardia Costiera i primi accertamenti, ha ritenuto che nei confronti dei profughi della Sea Watch ci sia stata una limitazione della libertà personale al pari dei migranti che erano a bordo della nave Diciotti. Da qui la contestazione del sequestro di persona e la trasmissione del fascicolo alla procura di Siracusa (città dove si sarebbe consumato il reato piu’ grave) che dovrà valutare se ci siano o no eventuali profili di competenza del tribunale dei ministri di Catania.
Saranno trasmessi giovedì alla Procura di Catania gli atti sugli avvenimenti che hanno preceduto lo sbarco dei migranti dalla Sea Watch, avvenuto il 31 gennaio nel capoluogo etneo. Lo ha dichiarato il procuratore di Siracusa, Fabio Scavone, spiegando che la competenza per valutare il caso spetta alla Procura distrettuale di Catania.