Mattinata da incubo: partono i lavori in Via Tevere ed è caos nella zona

Mattinata da incubo nell’area a ridosso di corso Gelone e piazza della Repubblica. Tutta “colpa” dei lavori a sorpresa per il rifacimento di via Tevere. Le operazioni erano state annunciate da tempo, ma tra rinvii e false partenze sono stati colti di sorpresa gli abitanti di quella zona e non solo loro.
“Una follia”, si sfoga un papà rimasto bloccato mentre accompagnava questa mattina i figli al vicino istituto comprensivo Paolo Orsi. “Siamo contenti dopo otto mesi inizino i lavori, peccato che non abbiano considerato che di mattina ci sono le scuole ed i negozi. Un caos totale, mezzi pesanti a muoversi tra gli studenti a rischio di investirli con la gestione del traffico affidata a un solo unico vigile urbano”, continua. Una posizione non isolata, sono decine le lamentele giunte in redazione.
Un caso che torna ad evidenziare la necessità di programmare in orario notturno i lavori che maggiormente impattano sulla vita ordinaria della città e dei suoi spazi. Come è stato fatto, ad esempio, per via Columba e piazza Giovanni XXIII.




Immobiliare, gli stranieri cercano un investimento lusso a Siracusa, Venezia e Como

Lo studio effettuato da Idealista – uno dei principali portali online per la compravendita immobiliare – fotografa l’interesse costante degli stranieri verso l’Italia, dove cercano di concludere importanti investimenti lusso. L’indagine ha preso in esame case e proprietà del valore superiore a un milione di euro, monitorando le ricerche effettuate online.
Siracusa è la seconda provincia italiana per volume di visite da parte dei potenziali compratori stranieri, con numeri che superano ampiamente quelle provenienti dal territorio nazionale. La provincia aretusea si attesta su un volume pari al 57%, preceduta solo da Verbano-Cusio-Ossola (59%). Dietro Siracusa ci sono Venezia (52%) e Como (50%). Scorrendo la classifica, nella top 10 troviamo anche le provincia di Salerno (48%), Gorizia e Trapani (43%), Messina (42%) e Imperia (41%).
Se rivolgiamo lo sguardo ai capoluoghi di provincia, Siracusa città è terza con un volume pari al 48%. Prima è Venezia (56%), poi Verbania (52%).
Un dato confermato anche dall’andamento effettivo del mercato immobiliare lusso. Negli scorsi giorni, circa 15 investitori maltesi hanno visitato diverse proprietà tra Siracusa e Palazzolo, in prospettiva di un possibile investimento. “Sebbene sia considerato uno degli strumenti prediletti dagli investitori per proteggere i propri capitali dall’inflazione, per la diversificazione del portafoglio o come rifugio in tempi di incertezza, l’investimento straniero nel segmento immobiliare di lusso mostra una resilienza sorprendente. Nonostante le turbolenze geopolitiche del 2023, è rimasto sostanzialmente stabile”, spiega Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’Ufficio Studi di Idealista.




Balza Acradina, Via Libera del consiglio comunale all’illuminazione del parco

“Via Libera” del consiglio comunale di Siracusa alla valorizzazione del Parco della Balza Acradina.

La mozione presentata da Paolo Cavallaro di Fratelli d’Italia è stata condivisa dall’assise cittadina, approvata a maggioranza.

Con la mozione originaria, si chiedeva all’amministrazione di provvedere alla riqualificazione del parco, alla sistemazione dei muretti a secco, all’illuminazione dell’ampia area. (Leggi qui)

L’assessore  Salvo Consiglio, presente ieri in aula, ha tuttavia evidenziato una serie di problematiche inerenti la sicurezza del luogo, vista la presenza di grotte naturali e ipogei. Osservazioni che hanno condotto il consigliere di minoranza a “restringere l’atto di indirizzo al ripristino dell’illuminazione installata durante l’amministrazione Fatuzzo e alla sostituzione della lapide marmorea vandalizzata, dedicata a Papa Giovanni Paolo II in ricordo della sua visita a Siracusa, nel 1994. Sugli altri punti della mozione-puntualizza Cavallaro-  recepiti dall’Amministrazione come raccomandazione, potrà essere utile un approfondimento in Commissione”.

Nulla di fatto o quasi, invece, sul tema dell’Infanzia, proposto dallo stesso Cavallaro. Momenti di tensione tra l’esponente di opposizione ed il presidente del consiglio comunale, Alessandro Di Mauro.

Se, infatti, Cavallaro ha evidenziato quella che ritiene una mancanza da parte del sindaco, Francesco Italia nonostante l’importanza dell’argomento e nonostante sia obbligatorio, da statuto, che si svolga una volta l’anno una seduta consiliare sul delicato tema, il presidente Di Mauro ha replicato sostenendo che le modalità di convocazione nel caso specifico segue un altro iter e richiede la presenza di buona parte degli assessori, a diverso titolo competenti in materia di infanzia (intesa come periodo dalla nascita al diciottesimo anno, in questo caso). Garantita la convocazione di una seduta ah hoc entro giugno, dunque entro un anno dall’insediamento del primo cittadino.

“Prima della mia relazione, che mi ha visto sottolineare l’importanza della recente approvazione del regolamento della consulta giovanile, della consulta scuola ed educazione e tra non molto del regolamento del garante dei bambini, esempi concreti di luoghi concreti di confronto anche per i giovani, è nato un dibattito sterile sulla trattabilità dell’ordine del giorno- ritiene Cavallaro- motivato dall’assenza del Sindaco e dalla necessità della sua presenza, come se qualcuno gli avesse impedito di esserci e di condividere uno spazio di confronto e riflessione”.
Cavallaro ha abbandonato l’aula in segno di protesta, per sottolineare il proprio disappunto . “Mi auguravo potesse essere utile a fare un bilancio delle azioni svolte a favore dei giovani e a suggerire proposte e soluzioni-il suo commento- Così non è stato.In ogni caso auspico che le parole spese per i giovani saranno pesate e valorizzate dall’Amministrazione comunale, rafforzando, all’interno di una società fatta anche di doveri, la tutela degli stessi che reclamano diritti in tutti gli ambiti della vita, dalla salute alla formazione culturale e professionale, dalla partecipazione concreta alla vita politica all’opportunità lavorativa e alla sicurezza nelle strade, senza dimenticare il diritto al gioco e a ritmi della città più umani e meno frenetici.Mi auguro che sul tema si ritorni presto, perché ieri sono mancate le risposte degli assessori, probabilmente a causa delle frenesie del fatidico quanto indigeribile e mortificante rimpasto-conclude Cavallaro-  a cui ovviamente i cittadini non sono affatto interessati”.




La Pallamano Aretusa viene sconfitta in finale: la Coppa Sicilia va all’Erice

La Coppa Sicilia va all’Erice. Una sconfitta amara (27-28) per la Pallamano Aretusa, che si consola con i premi alle miglior giocatrici del torneo, Nerea Costanzo miglior marcatore e Laura Gonzalez miglior portiere.
Durante la partita le ragazze di Vilageliu sono state spesso avanti, ma hanno subito il ritorno delle trapanesi nella seconda parte della partita.
“Sono orgoglioso di tutte – ha dichiarato il ds Salvo Signorelli – perché contro un avversario quotato abbiamo dato tutto e non posso rimproverare nulla”.
“Io da tecnico invece rimprovero qualche errore di troppo – ha detto Vilageliu – ma ci può anche stare in una gara così tirata. Purtroppo quando c’è un equilibrio simile chi sbaglia meno vince e ci servirà da lezione per il campionato”.




Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale, Gilistro (M5S) “Porterebbe grandi benefici”

“Dal 2020 il Movimento 5 Stelle spinge perchè Siracusa entri nel sistema che regola e e pianifica lo sviluppo della portualità. Nell’ottobre del 2021 presentammo un emendamento che però si scontrò sul no ideologico della Regione, allora presieduta da Musumeci”. Sono le parole del deputato regionale Carlo Gilistro (M5S), che ha partecipato alla seduta aperta di Consiglio comunale dedicata al tema dell’adesione di Siracusa all’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale.
“Che il porto di Siracusa sia ancora oggi fuori dal perimetro di competenza dell’Autorità di sistema portuale della Sicilia Orientale è un anacronismo intollerabile. Una bizzarria decisionale che sin qui è costata in termini di occasioni ed investimenti di sviluppo perduti, con una crescita avvenuta slegata, non organica e incapace in questo quadro di affrontare e tenere la prova del confronto internazionale. Serve unità politica, da Siracusa a Palermo e Roma, per chiudere felicemente questo percorso che abbiamo indicato come necessario già negli anni scorsi. Entrare nella governance dell’autorità portuale, con un rappresentante che possa incidere sulle scelte portuali del territorio, darà quella svolta necessaria per la competitività del proto Grande in termini di crocierismo internazionale e per la piena operatività del porto rifugio di Santa Panagia. Non dimentichiamo che l’AdSP regola le politiche di sviluppo dei porti contando su adeguate risorse proprie, quindi significherebbe cura e sviluppo. Quelle somme che prima andavano alla Regione, poi, potranno rimanere in loco. Sarebbe assurdo privarci di un vantaggio indiscutibile per paura di non si capisce cosa. La competenza e la professionalità del presidente dell’AdSP, Francesco Di Sarcina, è indiscutibile. Non sarà un salto nel buio, bensì un salto in avanti”, ha sottolineato in aula Carlo Gilistro.
“L’inserimento nell’Autorità di Sistema renderebbe possibile anche la definizione di una strategia integrata di sviluppo a medio e lungo termine con la previsione di adeguati interventi infrastrutturali, un modello di marketing congiunto, snellimento delle relative procedure burocratiche ed amministrative”, evidenzia il deputato regionale.
“Dobbiamo iniziare a pensare che Catania più Augusta, più Pozzallo e più Siracusa possono diventare insieme, e non una contro l’altra, una influente realtà portuale del Mediterraneo con benefici a cascata, in questo caso si, per i singoli territori in cui operano”, conclude Gilistro.




“Efficienti e operative”, le lodi del Prefetto Moscarella alle forze dell’ordine siracusane

“Desidero esprimere il mio più vivo apprezzamento per il brillante risultato conseguito dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri”. Comincia così la nota del prefetto di Siracusa, Rafaela Moscarella, poche ore dopo l’operazione Asmundo che ha portato all’arresto di 12 persone, ritenute organiche al clan Nardo.
“Si tratta della seconda operazione, nel giro di pochi mesi, condotta dai Carabinieri di Siracusa per contrastare l’azione dei sodalizi mafiosi che, in questa provincia, si declina soprattutto attraverso reati in materia di stupefacenti, armi e munizioni illegalmente detenuti nonché attraverso pericolose infiltrazioni nel sistema dell’economia legale”, ricorda il prefetto.
Ma – spiega l’alto funzionario governativo – questi risultati sono solo la punta dell’iceberg di un’azione quotidiana e costante “svolta da tutte le Forze di polizia, a tutela della sicurezza dei cittadini e delle potenzialità di sviluppo del territorio aretuseo”. E meritano quindi giusta citazione i risultati ottenuti nelle ultime settimane dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa e lo sforzo ad “alto impatto” condotto da mesi dalla Questura di Siracusa.
“Sono segnali importanti che restituiscono la misura dell’impegno speso per il ripristino della legalità e testimoniano l’efficienza e la straordinaria capacità operativa e d’intervento delle Forze di polizia, cui va il mio più sentito ringraziamento”, dice convintamente il prefetto Moscarella.




Sit-in di solidarietà per il popolo palestinese, Merlino (M5S) “Contro ogni azione violenta”

“La partecipazione è importante, qualunque sia la piazza. L’opinione pubblica deve ritrovare anche a Siracusa la capacità di farsi ascoltare. Eccoci allora sotto l’unica bandiera della pace, contro ogni azione violenta e di aggressione. Come la comunità internazionale ha più volte sottolineato, è il momento di ragionare di soluzioni organiche e durature che possano allontanare l’idea di risoluzione con le armi o con azioni terroristiche: due popoli, due Stati”. Sono le parole di Cristina Merlino, referente del gruppo territoriale M5S, che ha preso parte al sit-in organizzato da ANPI in largo XXV Luglio in segno di solidarietà verso il popolo palestinese.
La referente del gruppo territoriale, Cristina Merlino, alcuni attivisti ed il deputato regionale Carlo Gilistro, hanno partecipato al momento pubblico di riflessione sulla necessità di arrivare a un cessate il fuoco in Medio Oriente.




“Asmundo”, scatta all’alba l’operazione antimafia dei Carabinieri

Alle prime luci dell’alba è scattata l’operazione antimafia “Asmundo”. Circa cento i Carabinieri in campo per eseguire un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 12 persone (10 in carcere e 2 agli arresti domiciliari) emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania. Colpito il clan mafioso dei Nardo, operante nell’area nord della provincia aretusea e ritenuta costola della famiglia di cosa nostra catanese “Santapaola Ercolano”.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Siracusa, al termine di una complessa attività di indagine iniziata nel mese di dicembre 2021, hanno fatto emergere un quadro indiziario piuttosto chiaro a carico dei 12 l. Secondo gli investigatori, avvalendosi della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo e dalla condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, sarebbero riusciti ad acquisire, in modo diretto e indiretto, la gestione o comunque il controllo di numerose attività economiche e imprenditoriali, prevalentemente nel settore agro-pastorale, nell’area nord della provincia siracusana.
Scambio elettorale politico/mafioso, estorsioni, detenzione di armi e stupefacenti, introduzione in carcere di dispositivi telefonici, sono solo alcuni dei capi di imputazione contestati agli indagati che, anche dopo la recente operazione “Agorà”, si sono velocemente riorganizzati. L’operatività del clan è ripresa con il solito modus operandi, minacciando, anche dall’interno degli istituti di pena – utilizzando illecitamente telefonini – chi si fosse rivolto alle forze dell’ordine, per denunciare un’estorsione o una minaccia subita, occultando armi ad alto potenziale offensivo, smerciando stupefacenti del tipo cocaina e marijuana – addirittura gestendo una florida piantagione composta da ben 731 piante.
Le armi, due fucili e una pistola, e lo stupefacente, circa 11 kg tra marijuana e cocaina, sono stati sequestrati dai Carabinieri durante la fase investigativa.
L’attività di indagine, condotta con metodologia tradizionale e supportata da innovative strumentazioni tecniche, ha consentito di delineare l’organigramma, ruoli e mansioni dell’associazione mafiosa del clan “Nardo”, ricostruire plurimi episodi di estorsione commessi dagli associati che, mediante minaccia e avvalendosi della forza di intimidazione, avrebbero costretto diversi imprenditori agricoli o esercenti commerciali a fornire somme di denaro o generi alimentari senza corrispettivo, pagare un servizio di “guardiania” per i propri terreni agricoli, sui quali sarebbero stati anche obbligati a tollerare il pascolo di capi di bestiame riconducibili agli associati, subire il “cavallo di ritorno” per la restituzione di escavatori ed altri mezzi oggetto di furto.
Di particolare rilevanza è infine il reato di scambio elettorale politico /mafioso contestato anche ad un candidato sindaco delle scorse elezioni amministrative del 2022 che avrebbe accettato la promessa di ottenere voti in cambio di denaro e dell’impegno ad operarsi per agevolare la scarcerazione del figlio di un affiliato.




Agrigento, si “rialza” il gigante di pietra: ecco il telamone del tempio di Zeus

(Cs) Dopo venti anni di studi, ricerche e restauri il “gigante di pietra” dell’antica Akragas si è rialzato. Il “telamone”, una delle colossali statue antropomorfe che sostenevano l’architrave del tempio di Zeus Olimpio, l’Olympieion, simbolo della Valle dei templi, è stato riportato in posizione eretta.
Stamattina la cerimonia di presentazione del telamone ricostruito con il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato, il direttore del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei templi, Roberto Sciarratta, il sindaco di Agrigento, Francesco Micciché, il prefetto di Agrigento, Filippo Romano, il curatore del progetto di musealizzazione, Carmelo Bennardo, e l’esperto scientifico del progetto, Alessandro Carlino.
La statua, alta quasi 8 metri, è sostenuta da una struttura in acciaio di 12 metri alla quale sono ancorate delle mensole dove sono collocati i singoli pezzi del monumento riassemblato.
«Oggi – dice il presidente Renato Schifani – è un giorno importante per Agrigento e per tutta la Sicilia. Certifica la grande attenzione del governo regionale per la tutela e la valorizzazione dell’immenso patrimonio artistico e culturale che la nostra Isola custodisce. Il telamone, che oggi consegniamo alla collettività nella sua straordinaria imponenza, rappresenta uno dei migliori biglietti da visita di Agrigento Capitale della cultura. Questo gigante di pietra dell’antica Akragas, che dopo tanti anni di studi e ricerche possiamo osservare nella sua posizione naturale, è il cuore di un importante progetto di musealizzazione dell’intera area del tempio di Zeus».
«Tuttavia – sottolinea il presidente della Regione Siciliana – la giornata di oggi non va intesa come punto di arrivo, ma deve servire da stimolo a tutti gli addetti ai lavori, per fare di più e meglio. Occorre migliorare la capacità attrattiva e la fruizione del nostro inestimabile patrimonio culturale. Nonostante i dati sul turismo del 2022 e del 2023 ci dicano che la Sicilia è una delle mete turistiche più gettonate, il rapporto tra patrimonio culturale e flussi turistici non è ancora, a mio avviso, soddisfacente. Si può fare di più e meglio. Dobbiamo migliorare i servizi di accoglienza, soprattutto per le persone con disabilità, dobbiamo aumentare la capacità ricettiva nei confronti dei turisti stranieri, occorre lavorare per rendere attrattivi i nostri gioielli 365 giorni all’anno, nell’ottica di processo di destagionalizzazione dei flussi turistici».
«Il telamone – osserva l’assessore regionale ai Beni culturali, Scarpinato – diventerà uno dei punti di attrazione della Valle dei templi, un nuovo ambasciatore internazionale di un sito archeologico unico al mondo che, proprio lo scorso novembre, ha superato il milione di visitatori in un anno. Grazie a un progetto di valorizzazione che include visite guidate, un progetto di realtà aumentata e anche una particolare illuminazione per favorire le visite notturne, potremo far conoscere questa imponente opera alla comunità internazionale».
L’intero progetto di musealizzazione dell’area dell’Olympieion, che finora è costato 500 mila euro di fondi del Parco, include la prossima ricostruzione a terra di una parte della trabeazione e della cornice del tempio, in modo rendere un’idea più concreta delle dimensioni colossali e dell’unicità del monumento ma, nello stesso tempo, proteggere i reperti.
Nel 2004, il Parco della Valle dei templi ha avviato un’estesa campagna di studi e ricerche sull’Olympieion affidata all’Istituto archeologico germanico di Roma (Dai Rome) e guidata da Heinz-Jürgen Beste. Lo studio, oltre a nuove conoscenze sul monumento, ha portato alla precisa catalogazione degli elementi ancora in situ. Sono stati così individuati più di 90 frammenti che appartenevano ad almeno otto diversi telamoni e, di uno di essi, si conservavano circa i due terzi degli elementi originari che lo componevano. Questo nucleo omogeneo di blocchi è stato utilizzato per la ricostruzione del telamone, “fratello” di quello già ricostruito a fine Ottocento, ospitato al Museo archeologico “Pietro Griffo” dove è tuttora. Il curatore del progetto è l’architetto Carmelo Bennardo, attuale direttore del Parco archeologico di Siracusa, mentre l’esperto scientifico è l’architetto Alessandro Carlino.
«Il lavoro che abbiamo condotto sul telamone e sull’intera area dell’Olympeion – dice Roberto Sciarratta, direttore del Parco della Valle dei templi – risponde perfettamente alla nostra mission di tutela e valorizzazione della Valle dei templi, insieme all’identificazione, alla conservazione, agli studi, alla ricerca e alla promozione di ogni intervento che porti lo sviluppo di risorse del territorio. Sin dal 2019, da quando sono alla guida del Parco, ho fatto mio il progetto del precedente direttore Pietro Meli, ma ho anche risposto al grande fascino esercitato da questi colossi di pietra, dal tempo antico ad oggi».




Capitale italiana della cultura 2024 e 2025. Un incontro con le città finaliste, presente anche Siracusa

Condividere e mettere a sistema informazioni e strumenti per la costruzione di nuove strategie di sviluppo del territorio su base culturale. Questo l’obiettivo di “Cantiere Città. Opportunità e networking”, due giornate di studio e confronto in programma oggi 29 febbraio e domani 1 marzo a Roma, con l’obiettivo di condividere e mettere a sistema informazioni e strumenti per la costruzione di nuove strategie di sviluppo del territorio su base culturale
“Cantiere Città” è il percorso di consolidamento delle capacità progettuali delle città finaliste al titolo di Capitale italiana della cultura promosso dal Ministero della Cultura – Servizio VI del Segretariato generale e Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali – e dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali.
All’appuntamento hanno partecipato i rappresentanti delle città presenti alla prima e alla seconda edizione di Cantiere Città: Ascoli Piceno, Chioggia, Grosseto, Mesagne, Sestri Levante, Siracusa (rappresentata dal funzionario del settore Cultura, Nunzio Marino), l’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento, Vicenza e Pesaro Capitale italiana della cultura 2024 per la prima edizione; Aosta, Assisi, Asti, Monte Sant’Angelo, Orvieto, Pescina, Roccasecca, Spoleto e Agrigento, futura Capitale italiana della cultura 2025, per la seconda edizione. Un’occasione di networking per avviare nuove sinergie e collaborazioni, anche in un’ottica di sviluppo di progetti comuni, e una preziosa opportunità di confronto con esperti e operatori del settore su una delle sfide centrali per il nostro Paese: porre la cultura al centro di una visione di crescita comune.
Nella Sala Emeroteca del Ministero della Cultura, la giornata è iniziata con i saluti istituzionali di Francesca Saccone, dirigente del Servizio VI – Eventi, mostre e manifestazioni del Segretariato generale del Ministero della Cultura, di Alessandra Franzone, dirigente del Servizio I – Ufficio studi della Direzione Generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura, e di Alessandra Vittorini, Direttore della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, a cui segue un’introduzione ai lavori affidata a Francesca Neri, responsabile dell’Area Progetti d’innovazione e complessi della stessa Fondazione.
Al racconto delle nuove opportunità che si aprono con le più recenti iniziative legislative e con le programmazioni europee e nazionali per il sistema culturale è dedicato il focus della prima giornata. Quattro gli esperti chiamati a confrontarsi con i rappresentanti delle città coinvolte: Anna Misiani, esperta di politiche culturali e di programmazione, e Giulia Fiaccarini, responsabile Sviluppo e Progetti internazionali di Melting Pro, sul quadro nazionale ed europeo dei finanziamenti per lo sviluppo territoriale su base culturale; Fabrizio Pedroni, responsabile dell’Area Digital education & training della Fondazione, su formazione e competenze digitali di chi opera nel sistema culturale; Franco Broccardi, membro della Commissione Economia della Cultura presso il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, sulle opportunità offerte dalla legge sul Made in Italy.
A Paola Dubini dell’Università “Luigi Bocconi” di Milano, a conclusione della giornata, è stata affidata la presentazione dei due volumi che tracciano l’esperienza della seconda edizione di Cantiere Città e propongono strumenti per la progettazione culturale e del volume “Capitale italiana della cultura. Esperienze e racconti”, che raccoglie gli interventi della Tavola rotonda organizzata dal Ministero della Cultura (Servizio VI del Segretariato generale) in collaborazione con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali nell’ambito della 40ª Assemblea annuale dell’ANCI.
Il programma della seconda giornata, che si terrà nella sede della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, prevede il confronto tra i partecipanti su tre tavoli tematici di lavoro dedicati ad alcuni dei temi-chiave nell’ambito della progettazione culturale locale: i festival, le residenze artistiche, i progetti che si basano su reti territoriali. I tecnici e gli amministratori delle città coinvolte nelle due edizioni di Cantiere Città si confronteranno su esperienze e competenze per la realizzazione delle tre tipologie di progetti, con l’obiettivo di arrivare a delineare delle raccomandazioni per chi voglia organizzazione un festival o una residenza artistica, ovvero stringere nuove alleanze con un progetto di rete territoriale. Si parlerà della giusta scala delle iniziative in rapporto alla dimensione del territorio, del coinvolgimento dei residenti e della sostenibilità nel tempo delle progettualità. I tavoli saranno coordinati da Rita Orlando della Fondazione Matera Basilicata, da Oliviero Ponte di Pino, co-fondatore dell’Associazione Culturale TrovaFestival, e da Francesca Neri, della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali.