Senatore siracusano a bordo della Humanity. Nicita: “Logica perversa del governo”
Il senatore siracusano Antonio Nicita (PD) ha raggiunto Catania, nel cui porto sono iniziate le operazioni di sbarco parziale da alcune navi ong da giorni a largo delle coste siciliane.
“Siamo ancora qui dopo una lunga notte. Ci sono ancora 25 ragazzi pakistani che ‘siccome stanno bene’ secondo le nuove direttive del governo, dovrebbero ripartire con la nave per essere eventualmente identificati nel paese associato alla bandiera della nave Ong”, scrive sui social con atteggiamento di censura della linea governativa. Inevitabile notare la distanza dalle parole di un altro esponente di centrosinistra, ovvero Francesco Italia, esponente di Azione.
“La nave ha attraccato e secondo le vigenti regole internazionale gli stranieri vanno fatti scendere per essere identificati e valutarne eleggibilità asilo”, puntualizza Nicita.
Nelle prime ore del mattino, il senatore siracusano è salito a bordo, insieme al deputato Soumahoro. “Un ragazzo è collassato e si è ripreso dopo lungo massaggio cardiaco. Abbiamo chiamato un’ambulanza perché vi erano molte auto polizia e carabinieri ma nessuna ambulanza. Dopo venti minuti il ragazzo è stato trasportato in ospedale.
Ci guardano, piangono. Ci dicono che possono scendere perché stanno bene, anche se in realtà sono esausti. Non hanno capito la logica perversa della direttiva del governo. E noi non riusciamo a spiegargliela. Il comandante aspetta. Ma di certo non ripartirà”.