Servizio idrico, Forum provinciale Acqua Pubblica contro la società mista. "Bene Lentini"
Dal Forum provinciale acqua pubblica parte una campagna contro la scelta dei sindaci siracusani riuniti nell’Ato idrico di dare vita ad una società di gestione mista, pubblico-privata. “Nel silenzio più assoluto, senza preoccuparsi minimamente di ascoltare i cittadini, hanno deciso di riportarci indietro di un decennio. Ricordiamo tutti le vicende della famigerata Sai8 e le battaglie necessarie per arrivare alla revoca del contratto di affidamento del servizio a quella società privata. Ora è necessario evitare che i privati rientrino nella gestione dell’acqua pubblica, sia pure nella forma delle società miste. L’ingresso dei privati significa che sarà realizzato un lucro sulla gestione dell’acqua, mentre saranno scaricate le perdite sui Comuni”, tuona Alessandro Acquaviva, portavoce del forum insieme ad una trentina di attivisti, consiglieri comunali e associazioni della provincia di Siracusa. Lo spauracchio è l’aumento delle tariffe. “Con l’ingresso dei privati ci sarà anche da metterlo in conto”, sono certi dal Forum Acqua Pubblica.
L’Ati ha deciso per la società mista sul finire del 2022, ribaltando quella che era stata la sua precedente determinazione. Poi la Regione ha nominato un commissario. “Questi ha poi accelerato l’iter e sollecitato, sotto la minaccia del commissariamento, i Consigli Comunali ad approvare entro il 9 maggio, lo statuto della società mista Aretusacque s.p.a.. Ma questo statuto è compatibile con gli statuti comunali?”, si domanda Acquaviva.
Poi l’accusa rivolta ai sindaci di aver indotto i consiglieri comunali a sottovalutare il momento perchè – spiegano dal Forum provinciale Acqua Pubblica – avrebbero presentato la proposta “come una presa d’atto” portando a sottovalutare “gli effetti della delibera sulla popolazione”. Solo pochi Consigli comunali del siracusano hanno votato contro. “Siamo certi che i consiglieri comunali di Lentini respingeranno definitivamente la proposta di statuto di Aretusacque s.p.a. e confermeranno il rifiuto di adesione alla costituenda società a partecipazione mista pubblico-privata”.
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