Servizio Idrico, insorge il Centrosinistra: “Solo alleanze politiche ai danni dei cittadini”

 Servizio Idrico, insorge il Centrosinistra: “Solo alleanze politiche ai danni dei cittadini”

“Attorno alla gestione del servizio idrico (e ai suoi rilevanti risvolti economici) si sta costruendo un’alleanza politico – elettorale a tutto danno dell’interesse dei cittadini”.
Questa la presa di posizione delle forze politiche di Centrosinistra della provincia. Lealtà e Condivisione ,Movimento 5 Stelle,Sinistra Italiana , Articolo 1,Unione Popolare,PCI, Europa Verde – Verdi esprimono chiaramente il proprio dissenso rispetto alla decisione assunta dall’Assemblea dell’Ati Idrico, con il cambio di rotta imposto al percorso inizialmente avviato. “Appena due settimane fa- si legge in una nota congiunta delle forze politiche – sulla scorta delle dichiarazioni di alcuni componenti dell’Assemblea, avevamo espresso la nostra preoccupazione che il termine imposto (giustamente) dalla Regione per completare in tempi brevi l’iter di affidamento del servizio idrico provinciale dietro la minaccia del commissariamento dell’ente potesse offrire a qualcuno l’occasione per ritrattare scelte già prese sulla gestione pubblica dell’acqua in provincia di Siracusa. E così, dopo il lungo silenzio del Presidente Francesco Italia e le rassicurazioni del suo capo di Gabinetto Michelangelo Giansiracusa, l’assemblea dei Sindaci ha clamorosamente cancellato l’intero percorso volto a giungere alla gestione pubblica del servizio idrico avviato e deliberato nel 2020, esprimendosi a favore di un modello di società mista. Una scelta -secondo le forze politiche firmatarie del documento- che esprime una visione miope e rimette alla finalità lucrativa il bene comune per eccellenza, l’acqua. Contrariamente a quanto espresso dall’esito referendario con il quale anche migliaia di cittadini della nostra provincia hanno votato a maggioranza affinché i servizi pubblici, in particolare il servizio idrico, venissero gestiti da “enti pubblici”, con l’abrogazione della “remunerazione del capitale investito”.
Un paradosso, secondo L&C, M5S, Pci, Sinistra Italiana , Articolo 1,Unione Popolare,Europa Verde-Veri, quello che si sta consumando in provincia di Siracusa. “Di chi- puntualizzano- dopo mesi di immobilismo e silenzi che hanno visto passare sopra le nostre teste 60 milioni di euro del PNRR per opere e infrastrutture che sarebbero state indispensabili, come la sostituzione delle reti di distribuzione “colabrodo”, si risveglia improvvisamente dal torpore, cancellando il voto democratico dei consigli comunali della provincia, favorendo l’ingresso dei privati nella gestione del servizio idrico integrato”. Se impianti e infrastrutture restano di proprietà pubblica, al privato è affidata la gestione del servizio.
“ In altre parole- concludono i partiti perlopiù di Centrosinistra – nella gestione mista scelta dall’Ati al pubblico spetta l’onere di offrire le dovute garanzie per contrarre i debiti e al privato l’onore di gestirne utili e profitti, oltre all’opportunità di potere così accedere ai finanziamenti pubblici. Risorse ingenti per accedere alle quali, per esempio, l’attuale gestore privato del servizio di Siracusa, con spiccata lungimiranza, aveva già fatto domanda partecipando ai bandi ministeriali con 9 progetti da 48 milioni di euro dei quali ancora oggi nulla è dato sapere.Stupisce anche la consonanza tra Italia e Carta, d’accordo sulla scelta della gestione mista promossa dal Comune di Melilli, unico a non avere approvato lo statuto dell’Ati, bloccando la conclusione dell’iter di affidamento del servizio”.

 

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