Caro biglietti aerei, rabbia alle stelle. Dal 2020 prezzi calmierati da Comiso e Trapani
Un esposto alle Procure di Palermo e Catania per valutare eventuali responsabilità dello Stato Italiano, dell’Unione Europea, della Regione Siciliana, delle autorità competenti e di tutti i possibili responsabili della mancata calmierazione dei prezzi dei biglietti aerei da e per la Sicilia. E’ l’iniziativa annunciata dal Codacons dopo la soppressione dei voli da parte della compagnia Vueling e il lievitare dei prezzi da parte delle uniche due compagnie rimaste, ovvero Alitalia e Ryanair.
Secondo il Codacons, che ipotizza i reati di “sequestro di persona, estorsione e di altra fattispecie”, il caro biglietti “viola il diritto costituzionale dei siciliani alla libertà di movimento”. Nell’esposto l’associazione di consumatori parla di “tariffe scandalose che superano 500 euro a tratta” e sottolinea che “il trasporto aereo è l’unico mezzo di collegamento di cui può servirsi un siciliano in assenza di tutte le altre infrastrutture, a iniziare dall’alta velocità ferroviaria”.
Il problema tocca da vicino quasi una famiglia su tre in provincia di Siracusa. Figli all’università, viaggi per ragioni sanitarie o per cause di forza maggiore: raggiungere Torino o Roma, partendo da Catania può arrivare a costare diverse centinaia di euro. Ed i prezzi lievitano di giorno in giorno.
Da Roma, il governo cerca una soluzione. Il sottosegretario alle Infrastrutture è il siciliano Giancarlo Cancellieri e nelle prossime ore incontrerà il presidente di Enac. Richieste fasce protette per i residenti. Intanto dal 29 marzo 2020 sarà possibile viaggiare ,a prezzo calmierato dagli aeroporti di Comiso e Trapani, per le principali destinazioni italiane. Saranno soggette a oneri di servizio pubblico le rotte da Comiso a Roma Fiumicino e Milano Linate e viceversa; da Trapani a Trieste, Brindisi, Parma, Ancona, Perugia e Napoli e viceversa. Per ogni singola tratta il vettore dovrà garantire all’utenza frequenze minime (uno o due voli quotidiani), orari e un numero minimo di posti. Il decreto firmato nei mesi scorsi dall’allora ministro Toninelli prevede anche le tariffe massime da applicare per tutto l’anno su ciascuna rotta, sia per i residenti in Sicilia (da 35 a 50 euro) che per i non residenti (da 50 a 150 euro).