Sias: “Precipitazioni estremamente disomogenee”. Nel siracusano l’unico evento a carattere di nubrifragio
“Le precipitazioni sono state diffuse ma estremamente disomogenee per ciò che riguarda gli apporti idrici al suolo. Risalta in particolare la vasta area tra le provincie di Enna, Caltanissetta e Catania dove gli accumuli sono stati inferiori a 20 mm, con un minimo sulla rete SIAS di 3 mm registrati dalla stazione Enna C.da Pasquasia, valore già verificato”. È quanto scrive il Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano (SIAS), ponendo all’attenzione alcune osservazioni sulle precipitazione dei giorni 8 e 9 maggio in Sicilia, che valgono però come considerazioni provvisorie, dal momento che sono attesi residui fenomeni tra oggi e domani.
“L’intensità degli eventi è stata mediamente molto bassa, permettendo ai suoli di assorbire la maggior parte della pioggia caduta con assenza di fenomeni erosivi, dato molto positivo per ciò che riguarda la protezione del suolo e della sua fertilità”, spiegano da Sias.
L’unico evento a carattere di nubifragio sulla rete Sias è stato registrato nel siracusano, ad Augusta, con una pioggia di intensità superiore a 30 mm/ora. Con una media regionale di questo evento pari a 32 mm, è già stato superato il valore medio regionale del mese di maggio per il periodo 2003-2023, pari a 17 mm.
“Appare però improprio, almeno per adesso, un parallelo con l’eccezionale maggio 2023, quando la media della precipitazione mensile totale fu pari a 126 mm. Bisognerà attendere la fine del mese per una valutazione fondata”, sottolineano.
2Per le coltivazioni, possiamo attenderci benefici diversi in base alla situazione di partenza. Certamente tutte le colture arboree otterranno un vantaggio proporzionale alla pioggia caduta, che tuttavia in molte aree non è stata sufficiente a ricostituire la piena capacità idrica di campo”.
Per gran parte dei seminativi, in particolare nella Sicilia centro-orientale, “le piogge sono arrivate a tempo ormai scaduto per poter recuperare il potenziale produttivo compromesso dalla lunga siccità”.
Nota positiva: “Nella aree collinari e montane dove il frumento duro si trova ancora in fase di maturazione lattea e cerosa potranno invece concludere in buone condizioni una stagione colturale che appariva a fortissimo rischio anche in quelle zone, specie in Sicilia occidentale e sul settore tirrenico, dove i pochi eventi piovosi avevano consentito alle colture di mantenere condizioni sufficienti di crescita, – continuano da Sias. – Anche i foraggi delle aree più tardive potranno avvantaggiarsi di condizioni che prolungheranno il ciclo di crescita, che nelle aree più calde è stato invece accorciato a causa dello stress idrico”.