Siccità, inviata a Roma la documentazione per la dichiarazione dello stato di emergenza
Trasmesso al Governo nazionale il dossier della Regione propedeudito alla dichiarazione dello stato di emergenza per la siccità in Sicilia. Tra le soluzioni prospettate dalla cabina di regia guidata dal presidente, Renato Schifani e coordinata dal capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina figurano l’acquisto di nuove autobotti, la rigenerazione dei pozzi e delle sorgenti, il potenziamento degli impianti di pompaggio. Nel medio termine, si potrebbe, invece, riavviare il dissalatore di Porto Empedocle, nell’Agrigentino e uno tra quelli di Trapani e Gela.
Nello stesso tempo, il dipartimento regionale di Protezione civile ha istituito nove tavoli tecnici presso il Genio civile dei capoluoghi di ogni provincia, con rappresentanti del dipartimento delle Acque, dei Consorzi di bonifica, e dell’Autorità di bacino. Ne sono scaturite numerose proposte di interventi urgenti, passate al vaglio della cabina di regia. Inoltre, diverse riunioni sono state svolte con Siciliacque, Aica Agrigento, Caltacque e Acque Enna.
Il Consiglio dei Ministri dovrebbe dichiarare lo stato di emergenza la prossima settimana, contestualmente allo stanziamento delle somme più urgenti.