Sicurezza: bombe carta ed incendi. "Episodi non collegati. Denunce e Legalità come argine"
L’improvvisa escalation di intimidazioni con il fuoco o con il ricorso a bombe carte è sotto la lente di ingrandimento delle forze dell’ordine. Due riunioni del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, in Prefettura, sono state dedicate all’analisi di quanto accaduto nelle ultime settimane nel capoluogo. Quello che sarebbe emerso è che non si tratterebbe di episodi collegati tra loro. Insomma, non ci sarebbe una unica regia criminale alle spalle. Episodi singoli, inquietanti certo, ma sulla cui lettura esatta sono a lavoro i tutori dell’ordine.
Una bomba carta esplosa a Santa Panagia, altre tre inesplose rinvenute a pochi giorni di distanza tra la centrale via Filisto e la Borgata, incendi e intimidazioni di varia natura: il post lock down della delinquenza sembra piuttosto vivace.
“Non è emerso alcun particolare allarme, gli episodi non sarebbero collegati. L’attenzione è massima e le nostre forze dell’ordine sono e saranno sempre più presenti”, commenta a proposito il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. “Abbiamo fiducia verso chi ci tutela. Semmai ritengo non sia mai banale sottolineare l’importanza della denuncia. Denunciate situazioni poco chiare, di minacce, di estorsione. Associazioni ed enti, anche il Comune, sono dalla parte di chi è tirarsi fuori da certe spirali”, dice il primo cittadino.
“Se la criminalità organizzata pensa di poter sfruttare a proprio vantaggio la situazione venutasi a creare, anche a causa dell’emergenza coronavirus, si sbaglia di grosso”, scrivono in una nota i parlamentari nazionali ed i deputati regionali siracusani del Movimento 5 Stelle. “Le conseguenze economiche del lockdown potrebbero aprire zone grigie, in cui le associazioni criminali sono pronte a muoversi, attirando con le sirene di una pronta liquidità che però zavorra la libera vita di imprese e persone. Invitiamo chiunque si trovi in difficoltà a rivolgersi alle forze dell’ordine e alle istituzioni. E anche noi ci mettiamo a disposizione di chi, non per sua colpa, teme di essere finito nella rete della delinquenza”, il pensiero di Paolo Ficara, Stefano Zito, Filippo Scerra, Pino Pisani e Maria Marzana. “Con il contributo della società civile e con la regia della Prefettura, si alzi un forte e sicuro argine di legalità, a contrasto di ogni attività illecita. Siamo certi che gli investigatori siracusani anche questa volta, come già in passato, sapranno rispondere a chi è ancora convinto di poter seguire vecchi ed illegali retaggi. L’unica parte giusta è quella della Legalità”, dicono ancora i parlamentai nazionali ed i deputati regionali del M5S di Siracusa.