Siracusa. Affare Immigrazione: smascherate finte onlus, evasione da oltre 4 milioni
La Guardia di Finanza di Siracusa ha smascherato cinque finte onlus che avevano “fiutato” il business collegato al fenomeno dell’immigrazione. Scoperta una evasione da 4,2 milioni di euro anche attraverso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti. Diciannove le persone denunciate per reati tributari. Individuati due evasori totali ed uno paratotale, con richiesta di sequestro per equivalente per 920.122 euro.
Il sistema di accoglienza sotto la spinta di un numero crescente di sbarchi è subito finito sotto la lente della Finanza siracusana, su sollecitazione della Prefettura, dal secondo semestre 2013. Approfondimenti e controlli di natura amministrativo-contabile si sono concentrati in particolare sulle strutture temporanee di accoglienza. Verificate le spese sostenute ed il loro inquadramento in specifici centri di costo.
I finanzieri hanno “fiutato” diverse irregolarità sull’inquadramento giuridico–fiscale delle prestazioni di servizio rese, in particolare sulla corretta applicazione dell’Iva.
Le indagini hanno ricostruito le dinamiche decisionali e gestionali all’interno di ciascuna
associazione/società che gestiva i centri di accoglienza e le modalità delle prestazioni di servizio e somministrazione dei beni oggetto dei rapporti convenzionali prima, e di appalto dopo, instaurati con la Prefettura.
Individuato un vero e proprio fenomeno evasivo. In sostanza, non c’erano le condizioni perchè venissero riconosciute le agevolazioni tipiche del no-profit. Le onlus sarebbero state, in realtà, vere e proprie imprese commerciali di cui è stato ricostruito il volume d’affari e la somma da recuperare a titolo di tasse dovute e non versate.
Emerse anche fatture per operazioni inesistenti come lavori di ristrutturazione, servizi di pulizia, fornitura di frutta e capi di abbigliamento.
Già nel 2014 la Procura aveva delegato la Guardia di Finanza di Siracusa per l’esecuzione di
attività nei confronti di alcuni soggetti riconducibili a Buzzi e Carminati, indagati nell’ambito dell’operazione “Mafia Capitale”.
Dalle attività investigative eseguite è emerso un collegamento tra i personaggi dell’indagine romana con un centro di accoglienza gestito in consorzio con una società siracusana: partecipanti del consorzio risultavano essere le cooperative sociali romane Eriches29 ed ABC.
Il prefetto, Armando Gradone, ha intanto decretato l’esclusione di una Onlus dalla procedura di gara per un accordo quadro tra la Prefettura e più soggetti economici operanti nella provincia per assicurare i servizi di accoglienza ai migranti richiedenti protezione internazionale, per l’anno 2016.