Siracusa. Alta tensione sul Bilancio, l’assessore Lo Iacono punge il M5s: “solo propaganda”
I consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle hanno anticipato il loro voto contrario al bilancio che a breve arriverà in aula. “Aumenti che gravano su cittadini e commercianti, poco coraggio nel rivedere la spesa pubblica che anzi per alcuni servizi è aumentata”, il pensiero in sintesi dei pentastellati che hanno avanzato anche una possibile mozione di sfiducia all’indirizzo del titolare del bilancio, Nicola Lo Iacono.
Quest’ultimo non ci sta e replica. Accusa il M5s di “propaganda elettorale” e definisce “scelte economico-finanziarie coraggiose” quelle operate da Palazzo Vermexio. “Seppur impopolari, hanno come unico obiettivo gli equilibri di bilancio”. Poi accusa il Movimento di essere, a livello nazionale, poco utile per gli enti locali citando il caso dei 13 milioni del bando periferie che sarebbero stati tolti a Siracusa. Ma su questo punto l’assessore commette una leggera svista. “I fondi sono stati tutti confermati già nello scorso ottobre e il Comune di Siracusa ha recentemente firmato la nuova convenzione, per cui può avviare quei lavori legati ai progetti definitivi e cantierabili, rendicontare le spese e ottenere il completo rimborso”, spiega infatti il parlamentare Paolo Ficara. “La precedente convenzione prevedeva un anticipo di solo il 20%, per cui sarebbe stato comunque necessario accedere a dei finanziamenti per avviare le gare d’appalto, e quindi avere il bilancio di previsione 2019 approvato”.
Mentre la tensione pare salire tra la giunta Italia e il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, l’assessore Lo Iacono tenta comunque di riportare tutto in un confronto democratico. “Invito gli esponenti pentastellati ad un tavolo tecnico da tenersi nel corso della prossima settimana presso gli Uffici della Ragioneria così da prospettare ed illustrare i criteri che hanno ispirato la predisposizione della bozza del bilancio di previsione che, si ricorda, essere stata elaborata in tempi assai ristretti rispetto a quanto non sia stato fatto nell’ultimo decennio”.