Siracusa. Anche la Regione prende atto del fallimento della ex Provincia: "default difficile da evitare"
Il dissesto è dietro l’angolo per la ex Provincia Regionale. A rigor di logica non poteva esserci finale più scontato in una crisi paurosa, con un monte debiti lievitante da far tremare le ginocchia anche agli ispettori regionali che hanno passato al setaccio i conti dell’ente siracusano. Secondo indiscrezioni, il debito supererebbe i 220 milioni. Cifra che lascia intendere come sia operazione poco felice accusare solo il prelievo forzoso dello Stato che, da quattro anni appena, “costa” 18 milioni di euro circa all’anno.
La ex Provincia è stata tenuta in vita tra un’elezione e l’altra con continue iniezioni di liquidità regionale, nella speranza di un miracolo che non c’è stato. E allora arriva la sentenza, quasi definitiva. “Non so se riusciamo a salvare la ex Provincia Regionale di Siracusa dal dissesto” sono state le parole pronunciate dall’assessore regionale alle Autonomie Locali, Bernadette Grasso.
Questa mattina ha incontrato a Palermo una delegazione della Cgil, alla presenza degli rsu interni. Il sindacato chiederà un incontro al presidente della Regione ed all’assessore al Bilancio. Ma sulla impossibilità di nuovi milioni di euro a pioggia spediti da Palermo nel buco nero siracusano nessuno è disposto a scommettere. Chi prenderà il coraggio a due mani decretando quella che è già una situazione di fatto: il fallimento della ex Provincia Regionale.