Siracusa. Ansaldi si riprende "l'onore": illegittima esclusione dal Consiglio

 Siracusa. Ansaldi si riprende "l'onore": illegittima esclusione dal Consiglio

Se il Consiglio comunale di Siracusa non si fosse dissolto, oggi dovrebbe fare posto a Pippo Ansaldi. La Corte di Appello di Catania ha infatti accolto il ricorso avverso la delibera consiliare che ne aveva dichiarato la decadenza da consigliere comunale. “Giustizia è fatta”, esulta il movimento politico Lealtà&Condivisione. “Era un torto ingiustamente arrecato alla persona ed alle istituzioni, in nome di una strumentale battaglia politica. Aveva ragione Pippo Ansaldi, confortato dall’autorevole parere del Segretario comunale, quando provava a convincere i consiglieri comunali d opposizione sulla correttezza del suo comportamento relativamente all’incarico a titolo gratuito espletato nel consorzio dell’Area Marina protetta nell’esclusivo interesse della comunità. Incarico dal quale si era, peraltro, dimesso in tempo utile per candidarsi al Consiglio comunale, senza che fosse strettamente necessario, non sussistendo alcuna incompatibilità, come hanno riaffermato i giudici di Catania”, spiegano da L&C. Tra i più felici, il neoassessore Carlo Gradenigo. “Era giusto riconoscere la correttezza e trasparenza di Ansaldi, anche in questa vicenda. È stato un atto di pura arroganza politica che ha privato il Consiglio Comunale di una persona che per correttezza e coerenza all’epoca si è astenuta dal voto sulla sua espulsione”.
Da Lealtà&Condivisione parte anche una stoccata postuma ai consiglieri di opposizione. “Avevano torto. Capitanati dai rappresentanti del centrodestra, hanno cercato una rivincita politica ammantata da argomenti giuridici pretestuosi. La sentenza della Corte di Appello di Catania restituisce onorabilità ad Ansaldi e sconfessa sostanzialmente una condotta politica pregiudizialmente ostile ed irresponsabile dalla quale le istituzioni hanno conseguito un danno non facilmente rimediabile. Ci auguriamo che tale provvedimento induca a comportamenti più costruttivi nell’interesse, in primo luogo, della nostra comunità”.

 

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