Siracusa. Archivio storico, si salva il salvabile. Acquaviva: "di chi le responsabilità?"
Quello che vedete in foto è uno degli scatoloni dove è stato raccolto ciò che è rimasto dell’archivio storico del Comune di Siracusa. La gran parte dei preziosi documenti, risalenti anche al periodo borbonico e post unitario, è andata distrutta.
Nel 2006, amministrazione Bufardeci, venne deciso di spostare l’Archivio negli scantinati del comprensivo Verga di via Madre Teresa di Calcutta. Come racconta il consigliere comunale Alessandro Acquaviva, “le cartelle poste nei ripiani più bassi della scaffalatura erano già state danneggiate dalla pioggia nel 2012 e sono state definitivamente distrutte a seguito dell’alluvione che ha colpito la città nel mese di settembre”. Il tanfo che rendeva l’aria irrespirabile nelle aule didattiche dei piani superiori avrebbe convinto gli uffici comunali, “forse con leggerezza”, a procedere all’eliminazione di tutto il materiale che si riteneva irrecuperabile.
“Ho chiesto al presidente della IV Commissione, competente in materia di patrimonio immobiliare, di convocare con urgenza un sopralluogo presso i locali dell’archivio, alla presenza del dirigente del settore Affari Generali, Loredana Caligiore, e del dirigente del settore patrimonio, Gaetano Brex. Voglio inoltre acquisire gli atti relativi al trasferimento dell’archivio e alla gestione della crisi post alluvione, perchè bisogna fare luce sulle eventuali responsabilità”.