Siracusa. Asili nido: quando il Consiglio Comunale votò no alla commissione di indagine
Di “sospetti” ne circolavano diversi. L’appalto per la gestione degli asili nido è stato “chiacchierato” sin dalla sua genesi. Polemica in particolare politica, con le infuocate conferenze stampa di Simona Princiotta e del deputato nazionale Pippo Zaoppulla. Documenti su documenti, dichiarazioni su dichiarazioni che gli stessi investigatori – non lo nascondono – sono alla base dell’indagine che ha portato all’emissione dei primi due avvisi di garanzia.
E poi ci sono quelle famigerate registrazioni audio che oggi rischiano di creare particolare imbarazzo tra alcuni dei 40 dell’aula Vittorini. Ne parlò Simona Princiotta, ancora lei, la grande accusatrice, mostrando un cd durante una seduta di Consiglio Comunale. Ma in Procura di cd ne sarebbero finiti ben 48, zeppi di discussioni tra consiglieri e non solo.
Intercettazioni che hanno spinto mesi fa alle dimissioni l’ex presidente dell’assise, Sullo. E che ora chiamano in causa altri personaggi. Come Roberto Di Mauro, citato dalla stessa Procura che conferma come agli atti vi sia una discussione registrata in cui il consigliere confida ad una collega “fatti costituenti notizia di reati”.
Come a dire che qualcuno in Consiglio Comunale forse sapeva, o almeno sospettava. E rischia così di diventare un boomerang il “no” votato a maggioranza dal civico consesso a maggio quando, dopo un estenuante tira e molla, si arrivò alla discussione in aula dell’istituzione di una commissione d’inchiesta sugli asili nido comunali. “Davvero un brutto segnale alla città: timore e opacità”, disse a caldo Pippo Zappulla.
Ma di parole che oggi rischiano di tornare drammaticamente attuali ce ne sono ancora altre. Come quando ad ottobre Simona Princiotta, quasi in lacrime, davanti alle telecamere disse: “un branco in Consiglio Comunale”.