Siracusa. "Basta che ognuno faccia il proprio dovere", una frase di Falcone accanto alla statua distrutta sulla ciclabile
La parte finale di una delle più celebri frasi del giudice Giovanni Falcone come pro memoria, come conclusione di un ragionamento ben più ampio sul senso civico, sulla legalità, sul rispetto della cosa pubblica, del bene comune. Una protesta, anche. Un monito, un invito alla riflessione. Tutto questo dietro l’iniziativa del Branco Raggio di Luna Siracusa 2, gli scout siracusani rispondono al gesto dei soliti vandali, che nei giorni scorsi hanno devastato una delle statue poste lungo il tracciato della pista ciclabile, nell’ambito del progetto “Rebuilding the Future”, sostenuto dal Comune. Accanto a quell’unico scarpone rimasto della statua inizialmente installata. L’opera dell’artista Moira Ricci, “Tornerai ala terra” riproduceva un soldato nell’atto di correre, sguardo rivolto al mare di Siracusa. Solo lo scarpone agganciato al basamento resta visibile oggi. Un gesto, quello compiuto nelle scorse settimane, che il branco Raggio di Luna Siracusa 2 condanna con il cartello posto accanto al pezzo in bronzo rimasto intatto. Si legge, nei giorni in cui si ricorda la Strage di Capaci: “Basta che ognuno faccia il proprio dovere”. E’ la parte conclusiva di un celebre discorso del magistrato ucciso dalla Mafia insieme alla moglie e agli agenti della sua scorta. “Perchè una società vada bene- è l’intero concetto espresso dal giudice simbolo dell’Anti-Mafia- si muova nel progresso, nell’esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell’amicizia,perchè prosperi senza contrasti tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il proprio dovere”. Uno schiaffo morale, quello dato dagli scout siracusani, non solo a chi ha compiuto il gesto, ma anche a tanti altri, nelle istituzioni e tra i cittadini.