Siracusa. Bloccata l'installazione di un'antenna 5G alla Pizzuta
L’Ufficio territorio del Comune ha espresso oggi parere contrario all’installazione di un’antenna 5G in via Luigi Maria Monti, alla Pizzuta. La realizzazione dell’impianto era stata richiesta per conto del gestore di telefonia mobile Jliad. Si tratta delle prima decisione presa in questo senso da quando, lo scorso 23 aprile, il sindaco, Francesco Italia, ha emesso un’ordinanza con la quale sospende, fino al perdurare dell’emergenza sanitaria per il coronavirus, l’installazione di stazioni radio-base che utilizzano la nuova tecnologia.
L’istanza è stata respinta perché risultava carente del parere sulla conformità della proposta progettuale agli allegati grafici al Regolamento comunale degli impianti di telecomunicazione e al piano attuativo per le localizzazioni delle stazioni radio-base per la telefonia mobile, provvedimenti approvati dal consiglio comunale nel settembre del 2009. La società che aveva chiesto l’autorizzazione dovrà procedere al ripristino dei luoghi.
Le segnalazioni giunte in questi giorni via social e l’ordinanza del sindaco hanno di fatto accelerato un procedimento di verifica sulla materia, soprattutto in relazione alle nuove antenne e alla modifica di quelle esistenti. In particolare, si è creata una sinergia tra i settori Urbanistica e Attività produttive interessati alla pratiche di questo tipo.
“L’impulso dell’Amministrazione e il personale impegno dei funzionari interessati – affermano il sindaco Italia e gli assessori Maura Fontana e Cosimo Burti – hanno fatto sì, dopo attente ricerche e sopralluoghi, che si potesse emettere e comunicare il parere contrario alla ditta installatrice dell’antenna su via Monti. La corsa in avanti della società non ha tenuto conto della sospensione dei termini per le procedure amministrative e pertanto i 90 giorni invocati per il silenzio-assenso sono decaduti in virtù di quanto disposto dal decreto legge 18 del 17 marzo 2020. Nonostante i problemi all’attività amministrativa causati dall’emergenza, gli uffici hanno saputo cogliere il carattere urgente della questione”.
L’impresa interessata ha tempo cinque giorni per presentare osservazioni e controdeduzioni ed è stata anche informata che il Comune sta già lavorando all’ordinanza di sospensione dei lavori.