Siracusa. Cacciatore abbatte specie protetta, la Lipu si appella alla Regione
Un raro esemplare di Sterna Maggiore, specie protetta, è stato abbattuto a Siracusa. A scoprire l’accaduto, una volontaria della Lipu. Su Facebook ha notato le foto di un uccello ferito per il quale si chiedeva aiuto. I soccorsi sono scattati immediatamente. Il volatile è stato affidato ad Anna Giordano, storica ambientalista siciliana. In poche ore è stato trasportato al Centro recupero del MAN di Messina. Qui la Sterna è stata sottoposta alle prime cure. Una radiografia ha messo in evidenza i numerosi pallini nel corpo e le fratture all’ala e alla zampa. Nella notte, nonostante le amorevoli cure, in seguito ad una estesa emorragia interna, l’animale è morto.
La Sterna maggiore non è una specie cacciabile, né in pre-apertura né durante il normale periodo di caccia.
“Non ci sono alibi per coloro che hanno abbattuto a fucilate questa specie così importante. La dimensione di
una Sterna maggiore in volo non può essere confusa con un colombaccio o una tortora e in relazione a ciò
risulta raccapricciante ipotizzare che esistano alcuni che giocano al tiro al bersaglio contro qualsiasi cosa si
muova soltanto per il gusto di sparare, non facendo alcuna differenza fra specie cacciabili e non, fra specie
comuni e specie rarissime”, l’affondo di Federico Militello, delegato Lipu sezione di Siracusa.
“Siamo fortemente preoccupati che fatti del genere possano continuare a ripetersi, perché la stagione venatoria siciliana 2018/2019, autorizzata dall’assessore regionale Bandiera, è la più lunga mai consentita. Le notizie di abbattimenti di specie protette di susseguono una dietro l’altra. L’assessore Bandiera non può rimanere inerme davanti a questo stillicidio di specie rarissime”.