Siracusa calcio, la gioia del giorno dopo e uno sguardo al futuro: ripartire da loro
Ventiquattro ore dopo ha tutto un altro sapore. Si respira ancora l’aria dell’impresa ma si è anche consapevoli che adesso ci si dovrà mettere a lavorare per il futuro. Lo ha detto Giovanni Alì parlando di “prossime scadenze e imprenditori da coinvolgere”, lo ha fatto Nicola Santangelo sottolineando come “si lavorerà sugli errori commessi e sul riguadagnare il rapporto con la tifoseria, ma con l’obiettivo del 24 giugno quale scadenza per i criteri infrastrutturali imposti dalla Lega”. Ma lo si farà, ripartendo da ciò che di buono ha lasciato questo campionato per il Siracusa: una buona intelaiatura di squadra (c’è chi chiede diverse riconferme o meno e a questo si lavorerà nelle prossime settimane) ma anche un lavoro certosino fatto dallo staff tecnico e il direttore sportivo Antonello Laneri. Questa stagione ha detto che Ezio Raciti (e il suo staff con Leo Criaco in testa) e Antonello Laneri sono imprescindibili per il Siracusa, perché l’operato dell’uno è stato messo in risalto dalle operazioni di mercato dell’altro: sono sotto gli occhi di tutti quanto abbiano fruttato – in termini di punti – le prestazioni di Crispino, Russini, ma anche Tiscione e Parisi, tutti giocatori arrivati col mercato di riparazione, più diversi giovani quali Bruno e Talamo che magari non avranno sempre brillato ma hanno dato continuità e sostanza. Laneri ha dunque lasciato il segno ancora una volta e adesso Alì dovrà tenere conto di questo, senza altre operazioni scellerate (Privitera su tutte) dando pieno e ampio mandato ad uno dei ds che tutta la C invidia al Siracusa.
Nella foto Ezio Raciti e Antonello Laneri