Siracusa campione d’inverno grazie alla solidità difensiva ed al ruolino negli scontri diretti
Con una giornata d’anticipo sulla conclusione del girone d’andata, il Siracusa è matematicamente campione d’inverno grazie ai 4 punti di vantaggio sulle immediate inseguitrici. Il titolo è prettamente onorifico, certo. Ma i precedenti invitano ad alimentare un certo ottimismo. A dire il vero, anche alcuni numeri danno la misura del “vantaggio” teorico degli azzurri di mister Turati che chiuderanno il girone d’andata al De Simone, sfidando l’Igea Virtus.
Il primato è stato costruito essenzialmente su due fattori: una difesa insuperabile e l’imbattibilità negli scontri diretti. Vediamo in dettaglio. La retroguardia azzurra ha appena cinque gol al passivo e, di questi, due sono arrivati in una volta sola, nella sfortunata trasferta di Locri. Quella rimane, per molti versi, la sconfitta più pesante della prima parte di stagione. La solidità difensiva del Siracusa è una realtà con pochi paragoni simili, guardando i numeri, e non solo in serie D. Poi basta citare l’aforisma di Vujadin Boskov per comprenderne ancor più l’importanza: per vincere bisogna preoccuparsi di prendere un gol in meno dell’avversario.
Altro aspetto importante è quello relativo agli scontri diretti. Baldan e compagni hanno perso all’esordio e non senza sorpresa con il Sambiase (1-0) ma hanno poi superato, in ordine, la Reggina (1-0), la Scafatese (0-1) e la Vibonese (0-1). Nel girone di ritorno, queste sfide dal sapore quasi decisivo verranno giocate al De Simone, ad eccezione per la trasferta di Reggio Calabria. Insomma, il calendario della fase due di stagione assegna un bel vantaggio ai Leoni che una zampata feroce l’hanno piazzata vincendo nel diluvio di Vibo in una partita non solo ben giocata ma condita da una certa epica che non guasta. Come anche un ritrovato equilibrio tra le fasi di gioco su cui hanno inciso anche le ultime scelte di Marco Turati.
foto: pagina facebook Siracusa Calcio 1924