Siracusa. Canale Galermi "ostruito" dalla burocrazia. Vinciullo: "ecco come aiutare gli agricoltori"
“Sul canale Galermi gli agricoltori siracusani hanno ragione”. La sponda arriva da Palermo, con il deputato regionale Enzo Vinciullo. “Si scontrano con la più assoluta inefficienza, insensibilità e incapacità di gestire il territorio”, aggiunge.
Il canale Galermi è l’unico acquedotto in Italia che viene gestito dal Genio Civile nonostante una richiesta datata 2012 di spostarne la competenza al Consorzio di Bonifica di Siracusa.
“Nonostante le numerose sollecitazioni e i numerosi incontri, questo passaggio non è avvenuto e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Per tutelare e difendere gli agricoltori e il canale, che ricordo dal punto di vista archeologico è uno delle opere monumentali più importanti al mondo, ho presentato 3 interrogazioni parlamentari tra il 2012 e il 2014. Quest’estate – prosegue Vinciullo – l’assessorato del Territorio e dell’Ambiente e la Giunta di Governo, avevano pure stanziato 385.200 euro a cui dovevano fare seguito progetti che l’Assessorato alle Risorse Agricole doveva eseguire impegnando i forestali, ma quei lavori non sono stati eseguiti. Le risorse sono ancora disponibili, perché non partono i lavori? Perché non vengono immediatamente impegnati i lavoratori della forestale? Chi ha interesse a creare questo disservizio?”, si interroga l’esponente di Ncd.
Non solo quei fondi sono ancora disponibili ma vi potrebbe essere la possibilità di ricevere una integrazione di 150 mila.
Per accelerare, bisogna mettere attorno ad un tavolo Genio Civile, Consorzio di Bonifica e Dipartimento per lo Sviluppo Rurale “per procedere immediatamente all’applicazione dell’Ordine del Giorno che imponeva il passaggio delle competenze al Consorzio di Bonifica di Siracusa e, nello stesso tempo, per individuare delle risorse aggiuntive dai fondi PAC per il canale Galermi. Ma è chiaro che, prima di trovare nuove risorse, bisogna spendere quelle che al momento sono inspiegabilmente disponibili e non spese e poi dicono che non ci sono le risorse per i forestali”.
Intanto, per aiutare gli agricoltori in sofferenza, Vinciullo ha chiesto all’Assessorato del Territorio e dell’Ambiente di attivarsi presso il demanio idrico per verificare se ci sono le condizioni affinché gli agricoltori possano realizzare lavori necessari, sotto la sorveglianza del Genio Civile, e poi scomputarli sul canone che pagano ogni anno.
“E’ chiaro che non possiamo continuare a rimanere indifferenti di fronte a un monumento alla inciviltà amministrativa che ha caratterizzato tutte le scelte che sono state fatte in questi ultimi anni. L’Assessorato regionale dell’Energia deve immediatamente mettere a disposizione tutti i canoni che incassa ogni anno dagli agricoltori, non può fare solo cassa con il Galermi”.