Siracusa. E' caos acqua: licenziati tutti i dipendenti Sai 8
Non sono bastati più di sei mesi per venire a capo del problema gestione del servizio idrico. Dal fallimento di Sai 8 ad oggi si sono moltiplicati gli incontri, i vertici, le riunioni, le idee, le contrapposizioni e le intese. Tutte rivelatesi carta straccia. Sorte che pare stia toccando anche alla neo costituita Arethusacqua. I Comuni (Solarino, Floridia, Siracusa) hanno chiesto l’immediata restituzione degli impianti e delle reti, forti della legge Vinciullo-Di Marco domani pubblicata in Gazzetta Ufficiale. E potrebbe salta così già oggi l’accordo raggiunto a fatica martedì scorso.
Toccherà nuovamente al prefetto Gradone e al commissario dell’Ato Idrico, Ortello, evitare il caos. Che però già c’è e rischia di diventare macelleria sociale. Come risposta agli ultimi avvenimenti, i 150 lavoratori ex Sai 8 avrebbero ricevuto la comunicazione dell’imminente licenziamento in blocco. Domani la consegna delle relative lettere. Sarà fornito al prefetto dalla gestione provvisoria un elenco di personale strettamente sufficiente per erogare un servizio base. Sarà allora il prefetto Armando Gradone a decidere se ricorrere alla precettazione o meno.
E i dipendenti che fine faranno? Per 81 di loro, in particolare quelli reduci dall’esperienza Sogeas, dovrebbe esserci la certezza dell’impiego a Siracusa. Lo conferma il sindaco, Giancarlo Garozzo. “Avevo chiesto alla curatela almeno un mese di tempo per poterci organizzare e avremmo coperto noi le spese. Ora la situazione precipita e dobbiamo accelerare. Confermo che nel nostro business plan abbiamo individuato la necessità di 81 figure ma sono dell’avviso che tutti i lavoratori vadano tutelati. Non può farlo Siracusa da sola, si attrezzino anche gli altri Comuni facendo come noi e così non ci sarà un solo disoccupato”, dice Garozzo. Proprio ieri il Consiglio Comunale ha votato l’atto di indirizzo con cui si invita l’amministrazione a procedere ad un avviso pubblico per l’esternalizzazione del servizio. Ma occorreranno almeno trenta giorni. Durante i quali è difficile prevedere cosa possa accadere e quali iniziative di lotta – se ne annunciano di clamorose – possano intraprendere i 150.
Su sollecitazione del deputato regionale Pippo Gianni, l’assessore regionale all’Energia e Servizi, Calleri, ha già convocato per domattina una riunione urgente. Convocati il prefetto Gradone il commissario Ato Idrico, Ortello.
(foto: dipendenti Sai 8)