Siracusa. "Caro sindaco,le scrivo", lettera aperta a Garozzo.Una cittadina: "L'inciviltà di alcuni immortalata nelle mie foto"
Divieti che, senza possibilità di equivoco, chiariscono che non è possibile depositare rifiuti nel cuore della città, ma cittadini che li ignorano, continuando a creare angoli di sporcizia e degrado, salvo poi criticare, magari, l’amministrazione comunale o, fuori città, l’ex Provincia regionale, per non riuscire a mantenere pulito il territorio. E’ un paradosso a cui si assiste spesso e che viene stigmatizzato da una cittadina, autrice di una lettera aperta indirizzata al sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo. La donna, una pensionata che vive nella zona di viale Tica, ha deciso di realizzare un dossier fotografico, immortalando luoghi del capoluogo trasformati in discariche a cielo aperto. “Le immagini da me raccolte- spiega la cittadina- documentano comportamenti decisamente incivili. Le ho scattate in giorni diversi e, spesso, a distanza di pochi minuti le une dalle altre. Sacchetti di spazzatura appesi ai perni dei cassonetti o infilati nei cestini per le carte o, ancora, abbandonati nei parcheggi dei supermercati, cartoni lasciati dove capita, ma non nei contenitori appositi, buste di plastica, bottiglie di vetro a due passi dalla campana per la loro raccolta, materiale ingombrante di tutti i generi in prossimità di cassonetti per la spazzatura nonostante ci sia un apposito servizio per il ritiro”. La città di cui la pensionata siracusana parla al sindaco è abitata anche da persone che “ancora non si curano del divieto di conferire i rifiuti nelle ore diurne, non chiude i sacchetti, ne innalza mucchi trionfali”. Un quadro della situazione che è anche una chiara critica nei confronti di chi non sa ancora fare del senso civico il proprio stile di vita, a danno di tutti. Infine, una sollecitazione a Garozzo. “Si affronti seriamente il problema dei rifiuti, in tutta la sua gravità- conclude la lettera al primo cittadino- Si risvegli la coscienza dei cittadini, si solleciti l’amore per la città, si chieda e pretenda la civile collaborazione.Sia lei stesso, sindaco, con la sua giunta il testimone di un impegno civile che non può più essere disatteso”.