Siracusa. Caso Stes, funzionari indagati: palazzo Vermexio pronto ad assumere provvedimenti disciplinari?
Potrebbe arrivare alla prima conseguenza la vicenda relativa all’inchiesta della magistratura sul caso “Stes”, la cooperativa che per 15 anni ha eseguito lavori di manutenzione per conto del Comune. Dopo la notifica di avvisi di conclusione delle indagini a dieci tra funzionari e dirigenti, il sindaco, Giancarlo Garozzo potrebbe annunciare provvedimenti disciplinari. L’inchiesta coinvolge l’ingegnere capo Natale Borgione, i funzionari Sebastiano Reale e Sergio Russo con l’accusa di concussione, mentre l’abuso d’ufficio è contestato ai dirigenti Enzo Migliore, Enzo Miccoli, Loredana Caligiore, Salvatore Correnti e i funzionari Rosario Pisana, Giovanni Parisi e Rosaria Garufi (dirigente in pensione).
Il filone d’indagine è quello relativo alla denuncia presentata dalla cooperativa Stes nel 2015 e divenuta di dominio pubblico nelle settimane scorse quando uno dei soci, Francesco Abruzzo, in conferenza stampa parlò di tangenti pagate per anni per potere lavorare. Un lungo esposto che prendeva, però, di mira anche il bando e le procedure di gara per la manutenzione stradale.
Lunedì mattina sarà tutto più chiaro. Per quella data, infatti, il primo cittadino ha convocato una conferenza stampa a cui prenderà parte anche l’assessore Pierpaolo Coppa. Le eventuali sanzioni, a seconda dei singoli casi e a seconda di quanto appurato dalla commissione interna d’indagine costituita all’indomani delle accuse lanciate da Abruzzo, possono andare dall’avvertimento, alla censura, senza escludere la possibile sospensione dalla retribuzione per un periodo che può arrivare a sei mesi. Nel peggiore dei casi, qualora ci si trovi di fronte a casi di estrema gravità, si arriverebbe al licenziamento, con o addirittura senza preavviso.