Siracusa-Cassibile, lavori in autostrada d'estate, Codici: "class action contro il Cas"

 Siracusa-Cassibile, lavori in autostrada d'estate, Codici: "class action contro il Cas"

Cantieri in pieno luglio sulla Siracusa-Cassibile e l’associazione di tutela dei consumatori Codici prepara una class action contro il Consorzio Autostrade Siciliane.
“Le notizie riportate dalla stampa parlano di un aumento delle presenze in Sicilia previsto per tutto il periodo estivo e non solo. Se da un lato quindi l’Isola dovrà attivarsi per accogliere un bacino d’utenza non indifferente dall’altro, inspiegabilmente, le società di trasporti e i Consorzi per le Autostrade non permettono di agevolare il turismo, anzi lo rendono sempre più complesso e disagiato”. Lo afferma senza mezzi termini Manfredi Zammataro, segretario regionale dell’associazione.
“Difatti – prosegue – visitando il sito del Cas (Consorzio Autostrade Siciliane) si apprende che nel periodo che va da giugno ad agosto la maggior parte delle autostrade che portano verso le località marittime subiranno dei lavori che provocheranno inevitabilmente dei disagi. Nello specifico i lavori di rifacimento del manto stradale interesseranno l’A18 ME–CT e la Siracusa – Cassibile. Nel sito del Consorzio si legge ‘inevitabili, quindi i disagi per l’utenza invitata fin da adesso alla massima pazienza e comprensione per gli incolonnamenti, nella consapevolezza che si sta finalmente risolvendo una problematica posta da tempo e diffusamente – anche attraverso i mass media’. È una vicenda davvero pirandelliana”, sbotta l’avvocato Zammataro. “Davvero si deve attendere l’ingresso della stagione estiva per iniziare i lavori di manutenzione di importanti arterie autostradali? A nostro avviso è inconcepibile creare disagi e avvilire l’immagine di una terra che ha da offrire, a livello turistico, delle meraviglie culturali e ambientali, e non mettere nelle condizioni di poterle raggiungere tutti quei turisti che vi si recano per vivere un’esperienza”.
Per questo Codici invierà una diffida al Cas per chiedere di calendarizzare i lavori in maniera dettagliata e di ultimarli entro e non oltre la prima metà di luglio, “riservandoci in caso contrario di avviare una class action a tutela di tutti coloro che avranno subito disagi (ivi compresi gli operatori turistici) a causa di questa folle programmazione”.

 

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